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Catalogo DONNE

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Story Transcript

con il Patrocinio del Comune di Ariccia

DONNE DA NON PERDERE MOSTRA COLLETTIVA D’ARTE AD ARICCIA Artisti in esposizione:

Stefano Alisi, Osvaldo Martufi Bausani, Beate Bennewitz, Veronique Burrascano, Clara Castiglione, Anna Maria Casula, Marina Compagnucci, Rossana Cosci, Edoardo Feola, Stefania Gobbetti, Carla Lombardi, Maria Teresa Loria, Katy Maleki, Alessandro Marrone, Beatrice Marzioni, Veronica Natale, Clara Pasquino, Giulia Perla, Angela Policastro, Monica Rea, Chiara Ruggeri, Claudia Scalera, Sonia Sciamanna,Marianna Scuderi, Maria Sorace, Sara Trincia, Iana Trohin.

Dal 25 Marzo al 8 Aprile 2023

Mostra dedicata alla Giornata Mondiale della donna, con opere che raccontano i rapporti spesso complicati con le donne che hanno attraversato la vostra vita. Avete tirato fuori davvero emozioni importanti e di questo ma come per ogni mostra d'altronde ve ne sono infinitamente grata. Così come sono grata anche agli amici che mi sostengono nella stesura di tutte le vostre storie e che spero ( ve ne prego ) continuino a collaborare sempre con questo entusiasmo ( in caso contrario passerei direttamente alle suppliche ) E quindi grazie a Gloria Semetilli Daniela Maugeri Vinicio Salvatore Di Crescenzo Galleria Art Saloon Alessandra

Stefano Alisi, Osvaldo Martufi Bausani, Beate Bennewitz, Veronique Burrascano, Clara Castiglione, Anna Maria Casula, Marina Compagnucci, Rossana Cosci, Edoardo Feola, Stefania Gobbetti, Carla Lombardi, Maria Teresa Loria, Katy Maleki, Alessandro Marrone, Beatrice Marzioni, Veronica Natale, Clara Pasquino, Giulia Perla, Angela Policastro, Monica Rea, Chiara Ruggeri, Claudia Scalera, Sonia Sciamanna, Marianna Scuderi, Maria Sorace, Sara Trincia, Iana Trohin.

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Stefano Alisi Abbi cura di te Sei tu la cura sei tu la medicina e la carezza sei colei che nutre che copre che tiene al riparo. Tu cerchi chi si è perduto, a volte nei boschi, a volte sotto la neve, segui le impronte ascolti il vento accendi un fuoco. E poi ri-conduci indichi la strada illumini il percorso scaldi il pasto ricuci le ferite e - pazientemente - aspetti la guarigione. L’anima ha bisogno del suo tempo. Sei tu la cura quella che poi rimane sola la notte allora ti spogli in silenzio e ti metti in ascolto: la danza di una stella il respiro del tuo cane il cadere di una foglia il battito di un’ala la nascita di un fiore e il sollevarsi lento del tuo petto. C’è una coperta fatta di colori che scalda il tuo corpo ma lascia al freddo il tuo cuore. Copriti. Abbi cura di te. Anche.

Nevicata improvvisa olio su tela, 50x40

Notturno montano olio su tela, 60x40

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© Daniela Maugeri

Osvaldo Martufi Bausani Veneri colorate muse ispiratrici compagne di vita e di passioni, modellate da fluide linee in morbide forme di ipnotico fascino. Specchi colorati riflettono gli amori vissuti e persi, ereditano le storie di coloro che sulla tela ne hanno amato la poesia. A voi racconto la mia venere, a voi il mio disperato grido per la compagna di vita mai dimenticata, a voi l'urlo straziato nell'abbandono della donna avuta e persa. A Sara. © A.A.

Inno alla donna dei maestri inchiostro, tempera e pastelli Caran d'Ache su carta telata, 50x70

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Beate Bennewitz Donne come persone a metà, che stanno facendo cadere il velo tutto intero. I loro capelli finalmente liberi  il loro grido finalmente lontano. Se solo lo ascoltassimo grideremmo tutti fino a squarciarle quelle gole che non hanno voluto sentire. Donne pronte a morire per sentirsi cieli blu, prati immensi. Sono pietre di inciampo dorate per chi le lotte le ha dimenticate. sono muri che cadono, nuove frontiere, ponti che si ergono. Sono le donne in cerca di verità in un deserto senza miraggio. Sono sguardi, silenzi sono pensieri e brividi in fuga. Coraggiosamente in viaggio le donne diventeranno finalmente Vita e Libertà.

Donna, Vita, Libertà mista su tela, 54x74

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© Gloria Sementilli

Veronique Burrascano C'era una volta quello che ora non c'è più. Nascosto sotto un pavimento lucidato dentro un figlio accudito o perso nel profumo del pane quello che un tempo sapevo ora non so più. C'era una volta un fiore che aspettava di volare, un albero che correva una donna che sognava: c'era l'universo nella mano che disegnava. E quello che un tempo volevo ora non ricordo più. C'era una volta ferma sulla soglia ad aspettare la felicità. Era sulla pelle sporca di colore sui capelli spettinati nei calzini spaiati. Era lì per me e adesso lo so. © A.A.

C'era una volta china su carta, 21x29,7

8

Clara Castiglione Quante volte il sentiero che ho percorso mi ha celato meta e incoscienza nell’azzardo prima di svanire nello smarrimento. E quante volte ho ramingato in aridi cunicoli imbruniti di solitudine e abbandono. L’arresto nel recesso ha sepolto il mio coraggio con notti avare di lucenti sfere. Ardire acerbo non compreso che ha maturato strade insane. Scelgo di vivere! Di opporre il mio dolore alla disfatta che latente striscia e che mi coglie anima riflessa dentro ampolle vuote.

Scelte acrilico e pastelli ad olio su tela, 80x60

Tacito, il mio tempo assorbe lentamente linfa dal coraggio che diventa faro ove giungo a realizzar desio. Non perderò la rotta che solca tempra e forza. Ho sconfitto scoramento, attinto pace dalla fonte che zampilla lacrime sananti. Guadato fiumi di incertezze divenute ponti per le nuove terre. © Vinicio Salvatore Di Crescenzo 9

Anna Maria Casula Finalmente io Finalmente sola con me stessa. Davanti ad un bivio scelgo il mio sentiero Cammino un passo dopo l'altro e guardo la mia ombra allungarsi fino a toccare l'ultimo respiro. Finalmente io Finalmente sola con le mie scelte. Ho ritrovato la mia immagine dentro il vuoto che hai lasciato. Nessuna nostalgia, nessun rimpianto. Eppure forse c'è rabbia dietro la mia ritrovata felicità dentro il vuoto del tempo passato ad aspettare la scelta. Ma farò tacere presto dubbi e rimorsi, e pagherò volentieri il prezzo del mio voler restare Finalmente sola. Finalmente io.

Ritrovata olio e carta riso su tela, 40x50

© Gloria Sementilli

10

Marina Compagnucci Viaggia in giro per il mondo Non ha più paura di andare da sola. Ancora studia, ma non viene più a chiedermi ascolto per prepararsi all'interrogazione. Ama correre e sognare Ma non se ne vorrebbe mai andare, neanche quando il sole tramonta e l'aria si fa brezza più della notte. Sa che sta vivendo anni di crescita ma anche di raccolta. Ha un bellissimo volto, sereno. Lo stesso che aveva da bambina. Vederla diventare una donna non è così semplice per me. Per me che sono sua madre. È una gioia pura certo. Distillata va bevuta a piccoli sorsi. È mia figlia.

Tonalità di colore olio su tela e carta di giornale, 70x50

Oggi una giovane donna con i sogni aperti all'ignoto che si legano ai miei più conosciuti. Sono e saranno sempre legati in un sogno più grande; quello di una madre per il futuro della sua bambina. © Gloria Sementilli 11

Rossana Cosci Seduta ad un passo dalle chiavi dell'auto, accanto la porta di casa ancora chiusa le mani strette tra le ginocchia il fiato a correre dietro il cuore. In piedi di fronte il tavolo davanti le chiavi accanto la porta le mani in tasca il cuore a correre dietro i rimorsi. E poi ancora Le chiavi tra le mani sudate le gambe incerte già oltre il tavolo lo sguardo di fronte la porta chiusa il fiato strozzato sulla punta delle scarpe. E poi l'attimo Cadono le chiavi crollano le ginocchia chiudi gli occhi ma la porta si apre. © A.A. Donne da non perdere mista su tela, 30x60 12

Edoardo Feola Sotto il braccio magro e sopra gli abiti lisi, libri. A camminare trascinando terra e sassi con la testa alta ma lo stomaco vuoto persa tra pensieri fuori dal mondo fuori da se, dedizione.

Eppure incontrarsi in uno stesso nome, due donne e un solo sacrificio. Incontrarsi fuori dal tempo e un solo nome e un solo atto di forza

Con le mani nell'acqua saponata cantando sotto voce per non farsi sentire a raccogliere stoviglie, a stendere lenzuola, persa tra pensieri e doveri non suoi, dedizione.

© A.A.

l'Amore.

Ildegarda, acrilico su tela, 120x40 13

Stefania Gobbetti Dentro i cancelli che trafiggono la carne piantati tra stomaco e rabbia, lo stesso esisto. Dietro i cancelli che strappano cuore e capelli, piantati tra i ricordi sparsi lungo i bordi di una strada lasciati a marcire da te mamma, lo stesso esito. E quindi fuori da questi cancelli lontano dalla tua storia lontano da te senza dovermi chiedere come sarebbe questo mondo senza di te, semplicemente esisto. Libera. © A.A.

Oggi tu ti liberi di me tecnica mista su tela, 100x160 14

Carla Lombardi Sofia sa di essere Erede della nobile casata del coraggio femminile. Dal carattere anche orgoglioso del maschile . Il cuore è tutto di sua madre che fu guerriera e mai principessa. Lo sguardo attento e curioso tutto di suo padre che fu cavaliere e mai principe. Sofia sa di essere erede di un' antica e nobile gente. Suonano le campane a festa.  É sacramento al divenire ciò che il destino ha scelto per lei. É passaggio, affaccio alla vita: Materna è la saggezza nel difendere la vita Paterna la ferma impugnatura. Sofia sa di essere erede dell'anima della terra difficile in cui è nata.  Non cercherà un'altra terra promessa Non cercherà la felicità in altre isole Sa che tutto è dentro la sua consapevolezza. Buona vita allora discendente guerriera. Custodiscila con cura, come bene hanno fatto i tuoi antenati. Che sia un dono di luce ai tuoi occhi. Di quella luce intensa sii sempre discendente guerriera.

La consapevolezza di Sofia olio su tela, 80x120

© Gloria Sementilli

15

Maria Teresa Loria Sogno o son desta? Intorno a me nastri di seta  e merletti a chiudere pezzi di vita in un'eterna giovinezza. Un buon profumo di lavanda, per sempre in questa essenza anche la mia. Tutto è nel costruire i propri sogni, i propri ricordi. Tutto è nel restare dentro a questa sostanza d'oro e d'argento. Sostanza la stessa dell'algoritmo di vita e sogni insieme. Risvegliata  dai riflessi di una  luna piena esplosa decido di non dimenticarmi, di non abbandonarmi allo svanire del tempo e di non mescolarmi ai detriti che rimangono ai margini della notte che tutto porta via. Di sale e di memoria sono fatti i nostri sogni. Sogni che fermeranno la loro corsa soltanto arrivati al mare. In un Mare dove avviene la metamorfosi di sogni in realtà.

Marie olio su tela, 47x57

© Gloria Sementilli

16

Katy Maleki A te nonna e alla tua terra. Nella tua pelle rivedo la mia Nel tuo modo di amare l'aria di libertà dove tutto è mare dentro, dove la luce è così forte di quel sole che solo un'isola ha.

A te nonna e alla tua storia Nei ricordi duri come fango sotto le scarpe Nella tua vita che grazie a te non è stata la mia

A te nonna e alla tua anima. Nella tua paura di non essere capita rivedo la mia Nella scelta di vivere nel rispetto e lasciar stare chi non lo fa Nell'onorare la tua dignità e il tuo saper restare sola. Nel respirare radici così forti di coraggio che solo un'isola sa.

© Gloria Sementilli

a te nonna l'immensa gratitudine con cui oggi posso scrivere la mia storia su un'isola tutta mia.

Speranza, olio su tela, 80x60 17

Alessandro Marrone È che di femminile essenza io mi nutro! Come alveo del suo corso di cristallo, che docili correnti presta per danzare alle verdi sciarpe a fondo. Tu madre, figlia e mia compagna leggi voci, ascolti sguardi e fondi corpi dentro il tuo. Ad ogni pulsazione del tuo ventre s’illumina una vita di respiro. Magico nome che troneggia è «donna»! Tra cupidigia e temperanza, tempio ove donare semi di floride possanze. Maturo frutto colto per nutrir passioni e nuove gemme sui rami spogli che ignorano di te. © Vinicio Salvatore Di Crescenzo

Guglia per Warhol acrilico su tela stampata, 40x60

18

Beatrice Marzioni Ho capelli di morbido velluto rosso, pelle come preziosa porcellana dai toni caldi, occhi grandi e neri, che un po' li nascondo come il mare con le perle rare. I miei sogni sono quelli di una principessa. Il mio scettro un pennello sulla tavolozza, piena di colori per dipingere una vita tutta arcobaleno. Ma davanti ad una tela bianca a volte ho paura. Paura delle ombre scure che mi guardano. Vorrei coprirle di pietre lapislazzuli, di rubini rosso ciliegia, di prati fioriti, di tramonti scarlatti. Vorrei che una magia mi aiutasse a portarle via per sempre quelle ombre scure. Ed eco che mi faccio coraggio e la magia si avvera. La tela bianca diventa la mia migliore amica. Insieme diamo forma alla mia gioia e tutte le paure spariscono. I miei sogni sono quelli di una principessa coraggiosa e le mie tele sono luce di fiori profumati, infinite albe di desideri dipinti. Giardino in testa tecnica mista su carta, 24x33

© Gloria Sementilli

19

Veronica Natale Per quella gonna che stringe il bottone che tira la lampo che proprio non sale, io ti perdono. Per quella volta che hai detto no tra i denti, quando abbassando gli occhi sotto la frangia troppo lunga hai trattenuto una smorfia, io ti perdono. Ad un passo dallo specchio rotto per quella volta che il bottone l'hai strappato via e la gonna anche e la scarpa lanciata ha rotto lo specchio e tu tra le lacrime e il rossetto hai detto basta io ti ringrazio. © A.A.

Love yourself pastelli e collage su carta, 20x27

20

Eleonora Pellegrini Ha imparato l'arte del silenzio Incipriato di polvere di seta Urlato dal rossore delle guance Per sempre Sigillato dal movimento placido di passi giapponesi.

Ha imparato a custodire la memoria del suo popolo Indossando preziose e pesanti Stoffe Muovendo le mani come nuvole mosse da un dolce vento Ha imparato a custodire la memoria di una identità al servizio di se stessa e non più dei soli uomini.

Ha imparato a restare più ferma della sua ombra La sua ombra nascosta dietro un bosco di bambù Rimasta la sua essenza in quel mondo antico dove le sue origini si perdono nel tempo.

E' una Geisha e non se ne vergogna. © Gloria Sementilli

Identità, acrilico su tela, 40x60 x2 21

Giulia Perla Abbracciami - Ciao ragazza, dimmi come mi trovi? Ti ho delusa o sei contenta di quella che sono? Quella che sono. Già. Mi trovi stanca? È questo sacco che porto sulle spalle, le aspettative, le delusioni, i sogni rimasti nel cassetto, le umiliazioni, le botte prese, i fallimenti le salite, le assenze, i giudizi. - Butta via tutto. Butta via tutto e fregatene. Ridi forte mentre svuoti quel sacco, e poi riempilo di momenti felici di carezze, di complimenti sinceri, di persone che hanno creduto in te, di amore. Tu non sai più abbracciare.

Apri le braccia e circondami, ascolta il cuore, annusa i capelli, raccogli il calore. Siamo avvolte. Torna bambina e piangi. - Ragazza, ma cosa ne sai tu della mia vita di tutto quello che ho affrontato… -Io so tutto , io ero con te, ero dentro di te. Ero la voce che ti consolava nel buio, ero la mano che ti tirava su dal pavimento, ero quella che ti ascoltava in silenzio, ero quella che ti tirava su la coperta nel freddo. Ero anche quella che ti diceva che sei bellissima, che sai fare cose speciali, che devi amarti così come sei. - Ragazza, posso abbracciarti ancora? Non lasciarmi sola mai. - E tu non dimenticarti mai di me. Daniela Maugeri

Yin & Yang, olio su tela, 100x50 22

Angela Policastro Dentro la solitudine di un personaggio sempre diversa. Dentro i pensieri di chi ha il coraggio di lasciare il proprio di personaggio per interpretarne un altro. Fuori il solito sguardo altri occhi con cui guardare. Un'altra luce lì fuori, fuori dalla mia storia. Fuori dalla fioca quotidianità, sempre la stessa.

Alla malinconia, acrilico e caffè su tela grezza, 70x100

Lontano dalle convinzioni Lontano dal conosciuto Vicino alla vera me, a ciò che ancora vedo. Vicino a chi si vuol conoscere senza paura senza il filtro di un vetro opaco. Dentro il solito sguardo c'è un altro sguardo. Fuori, il mio. Gloria Sementilli

Veduta su Piazzetta di Capri, acrilico su tela juta grezza, 75x105

Chiara Ruggeri Mi hanno uccisa. Le promesse e le attese le colpe sottese di un volere se non era il tuo. I rimproveri sbattuti come ante di un armadio come un vaso che cade come un corpo che precipita Mi hanno uccisa i tuoi silenzi viscidi a strisciare tra le mie domande come fango sull'argine di un fiume come veleno ad uscirmi dalle vene come le lacrime che non asciugavi. Mi hai uccisa ma non ero morta. Mi hai uccisa ma sono rinata. © A.A. Come una Dea acrilico su tela, 80x100

24

Claudia Scalera Colori da non perdere Si aprono e si chiudono  vorticosamente come un caleidoscopio fino a vederlo stretto forte tra le mani il mio cuore. Colori da non perdere nel tempo che scappa e poi ritorna.   A scolpire la mia vita di donna e di figlia. In mille pezzi di vetro densi Pezzi di ricordi, di olii diluiti in tele di quadri vissuti dal mio sguardo.

Introspezioni acrilico e creta su tela, 50x50

Incastonato in   un'espressione di figlia adorante al mondo fuori. Sguardo argenteo come il resto del volto il mio occhio cieco, lasciato al tempo dei ricordi, lasciato chiuso ai colori da non perdere del mondo dentro. © Gloria Sementilli 25

Sonia Sciamanna Specchio specchio delle mie brame Girati! Oscurati! Non mi guardare! Ti coprirò con un drappo di velluto nero ti ridurrò in mille pezzi lucenti ti nasconderò nella mia soffitta polverosa ti imbratterò con vernice indelebile. Specchio specchio delle mie brame Non questo volto che rifletti Non sono questi occhi queste rughe questa pelle questo corpo. Non è mio questo sguardo triste non è mia questa cicatrice sull’anima. Sei un bugiardo, Specchio. Rifletti meglio. Non mettermi questa maschera che non mi appartiene.

Guardami meglio Specchio Guarda la luce nei miei occhi guarda la dolcezza delle mie labbra di ciliegia guarda i sorrisi dietro ogni ruga guarda le carezze sotto ogni cicatrice guarda quanto sono bella guarda quanto sono Io. Abbracciami O mi abbraccio da sola ormai ne sono capace. Io. © Daniela Maugeri

Patto con lo specchio, olio su tela, 97x57 26

Marianna Scuderi Intrappolata tra pretesti e contesti, lucida di un'analisi ma cieca. Quando a dirmelo bastava poco ma non era sufficiente. Quando a pensarci faceva male e allora a strozzarmi le parole muta attendevo. Intrappolata quindi tra l'attesa e il rancore nera come catrame lasciato ad asciugare ti strappo via, ormai fredda di delusione e rabbia lascio che la speranza con cui ho colmato la tua stupidità ceda il posto all'ironica rassegnazione con cui ora ti vedo svanire via come un ricciolo di fumo. © A.A.

Sei come sei mista su tela, 29x140

27

Maria Sorace Ti devo lasciar perdere altrimenti prendi a cornate anche me che son tua madre. È così che sei fatta figlia mia. Testarda che non sei altra. Le sfide sono tutte tue E se c'è da prendere di petto la vita ti fai avanti senza paura, sono corna ben curate quelle che sfoggi con un filo di presunzione. Corna pronte a sfondare porte e menti chiuse. Pronte a spazzare via ogni sorta di compromesso. È dura con te.. suggerisco al tuo sposo di non stuzzicarti troppo, potrebbe ritrovarsi disorientato e chissà quanto mal concio. Sono tua madre e forse un po' mi assomigli, sempre con grinta e a testa alta con fermezza e una luce speciale negli occhi, pronta a prendere a cornate tutte le difficoltà di questa nostra vita e anche me.

Fauves olio su tela, 50x60

© Gloria Sementilli 28

Sara Trincia Sei li affacciata alla finestra E chiamarti da qui non oso Mi guardi da quel mondo altro Attraverso un vetro di cristallo azzurro oro paradiso. Sei lì affacciata amica maestra A guardarmi con tenerezza mentre mi perdo nei nostri ricordi color rosa d'orchidea. Sei lì alla finestra Amica cara Ed io ti vedo Per sempre ad ammirare L'azzurro e la magia che sotto si cela. Per sempre ad ammirare dalla finestra di quel mondo, tutti i colori della nostra amicizia. A Laura Cionci © Gloria Sementilli Window, In memoria di Laura Cionci acrilico e foglia oro su tela, 50x70

29

Iana Trohin Il Peso Sulla testa come una cesta di panni da lavare, o in braccio come un figlio addormentato, con gli stivali sporchi di fango tra i campi, o con i tacchi a rallentare i passi, pesa. Per tutte le donne che non hanno voluto, per tutte quelle che non possono, per quelle che ancora non sanno pesa. A te che credi di sapere, invece guarda.

Il Peso installazione, 30x30 h50

© A.A.

30

Clara Pasquino

Una Donna Con La D Maiuscola

Il rapporto con l’essere donna, il rapporto con me stessa… IO, donna, IO, essere fragile plasmato dallo stereotipo sociale IO… Madre Cuoca Domestica Segretaria Sempre al servizio di qualcuno, dentro e fuori casa IO ho lottato per scalare la vetta quando accanto a me l’uomo avanzava sul ripido clivo sorretto da corde e imbracature d’oro IO con i miei tacchi scomodi arrancavo accanto a lui per non perdere terreno misurando con lo sguardo le ampie falcate che ci dividevano, IO con le unghie finte piantate nella terra e i capelli incollati sulla fronte avanzavo incerta e instabile con la fatica nascosta sotto un trucco dall’aspetto naturale, ma abbastanza pesante da coprire le profonde occhiaie lasciate da una notte insonne alle prese con i bimbi. IO SONO… Sono donna, in lingerie o in tuta, Sono donna, sia con la piega che con i capelli sporchi tirati su con una matita, Sono donna, anche sotto le vesti più larghe che annullano le mie forme o senza nulla addosso nelle vetrine dei locali a luci rosse Sono donna sempre, in ogni momento! IO LO SONO… Lo sono anche se il mondo d’oggi non lo vede, Lo sono anche se da me si aspettano un fisico scolpito e non ce l’ho, Lo sono anche se il mio seno non spunta dalla maglia o il mio sedere non assume le sembianze di un frutto estivo, Lo sono anche con i capelli corti e i peli non rasati di recente. Lo sono e lo sarò sempre! SONO DONNA… Sono donna anche se il mio corpo non lo dimostra, Sono donna perché essere donna non è apparenza, non è sembrare, è ESSERE! ESSERE fiera ESSERE forte ESSERE libera Clara Pasquino

Monica Rea LE DONNE DI MONICA REA. Caribbean Style.

Prigione dorata. E' una donna questa, rinchiusa nella prigione dorata dei suoi desideri. Schiava di tutto ciò che non riesce a raggiungere, nell'utopia che la felicità possa trovarsi in tutto ciò che ancora non ha ottenuto.

In un mondo a pezzi è l'ultimo grido di una donna triste che vorrebbe far esplodere i suoi colori all'infuori di se.  Le braccia conserte e lo sguardo di rimprovero attirano lo sguardo dello spettatore come a dire: "potremmo stare tutti bene insieme a ballare e a divertirci! E allora: perché stiamo ancora a farci la guerra?"

Cleopatra: amici serpenti. Il tradimento dell'amico fidato. L'amara delusione di scoprire che proprio nel momento di maggior bisogno, le persone su cui speravi di poter contare, sono proprio quelle che ti morderanno il collo.

Piccolo naufrago. Non è una Madonna col suo bambino e non è una madre. E' invece l'onda del mare ad essere raffigurata, con tutta la sua potenza. E' la forza involontaria con cui spinge e poi recupera, in un moto perpetuo, tutta l'acqua degli oceani, come un abbraccio materno inconsapevole che culla anche quel bambino.

Commemorazione. In una danza tribale una donna, celebra le vittime del covid. Dedicata all'amico William.

32

Monica Rea AD UN PASSO DALLA FELICITA’ SI MUORE “VIVERE O SOPRAVVIVERE” Quante persone stanno piangendo in questo momento… quante lacrime stanno scorrendo sulle guance di chi soffre e non sa che oltre questo muro c’è un altro mondo. Quante persone nel tentativo di scavalcarlo sono cadute o sono morte. Quante persone lo hanno oltrepassato e poi si sono armate contro chi voleva imitarle. Quante persone stanno piangendo in questo momento quante lacrime stanno scorrendo sulle guance di chi soffre e sa che non avrà mai la forza di oltrepassare questo muro.

Caribbean style Acrilici e colori a olio su tavola spezzata, 50x138

© Monica Rea

33

Monica Rea SENZA TITOLO Il mondo mi ha tradita: pensavo di potergli raccontare cose, pensavo di poter fargli vedere quello che so fare e invece il Mondo, la gente del mondo, non mi appartiene e io non mi sento di farne parte e sicuramente non lo sono stata mai, né ne sento il desiderio, anzi! Sempre più me ne allontano piano piano come quella barca cullata via dal mare, sempre più lontano dai frastuoni dell’ignoranza e dalla gente senza volontà. © Monica Rea

Cleopatra Pastelli a olio su tela, 40x80 34

Monica Rea A William Tu che ti avvicini a questa scrivania leggi con attenzione questa mia poesia: qui seduto dove ti trovi tu c’era un Grande amico che oggi non c’è più. Era un galantuomo, di quelli d’altri tempi, di cui oggi son rimasti solamente pochi esempi. Quando entravi da quella porta prima di tutto ti sorrideva e poi di sicuro qualche cosa di bello ti diceva: ti raccontava i suoi progetti, le sue ambizioni e i suoi pensieri… era un amico grande, di quelli veri! Allora, adesso che lo sai, prima di andar via, fai un cenno a questa scrivania… Basta poco, anche un piccolo saluto, a ricordare William Pagnanelli ancora qui seduto. © Monica Rea Commemorazione pastelli a olio e colori a olio su tavole usate , 29x140, 19x31

35

Monica Rea PICCOLO NAUFRAGO Onda del mare, tu che riesci a cullare, prenditi cura tu di questo bimbo innocente che nessuno ha potuto afferrare. Oh onda del mare, che tutti riesci a calmare, prenditi cura tu di questo bimbo innocente e dolcemente fallo addormentare. © Monica Rea

Piccolo naufrago Colori a olio su tavola di legno recuperata, 30x80 36

Monica Rea GLI ORIGINALI

Prigione dorata Matite, penne, pennarelli e acquerelli su carta, 21x29,7

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Corpi bionici, impiantati in anime meccaniche prive di umanità. Volti identici fatti in serie per essere belli fuori e sembrare belli anche dentro, per trasformare quell’umana insicurezza in robotica certezza di piacere. Senza rughe e senza espressioni: immagini di un tempo che scompare per non ricordare una gioventù passata che vuol rimanere aggrappata all’eternità. Che sogno! Che realtà! Che incubo! Anche la morte non è più la stessa ora che siamo figli di noi stessi, che nasciamo come vogliamo, che programmiamo il nostro sesso e non sappiamo più essere diversi né apprezzare quei difetti che fanno di noi gli originali. © Monica Rea

Art Saloon Gallery Piazza Domenico Sabatini, 18 - Ariccia 10:00-13:00 / 16:00-19:30

[email protected] Tel. 06.64017965 - Cell. 328.2490811

Veduta di Ariccia (Roma)

€ 7,00

Progetto grafico: Paolo Ardolino - Cell. 348.6114220

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