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L'istituzione scolastica italiana e le relative problematiche emerse a causa del Covid danno spazio all'autrice

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Iolanda Virzì GIÙ LA MASCHERA Maestro ai tempi della pandemia Giù la mashera_Layout 1 20/10/2022 13:31 Pagina 3


Copyright © 2022 - Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi Casa Editrice Antipodes Via Toscana, 2 90144 Palermo www.antipodes.it [email protected] ISBN: 979-12-80057-84-6 Iolanda Virzì, “Giù la maschera. Maestro ai tempi della pandemia”, Antipodes, Palermo 2022 Giù la mashera_Layout 1 20/10/2022 13:31 Pagina 4


“La vita è breve, l’arte lunga, le occasioni svaniscono rapidamente, gli esperimenti sono incerti, difficile il giudizio delle cose. Cinque sono gli ostacoli per i quali solo pochi raggiungono la sommità delle scienze…] Questi ostacoli, infatti, sono stati posti dal sapientissimo arbitro delle cose, Dio, a nostra utilità e quindi possono con giudizio essere convertiti in bene… A questo fine la vita è sufficientemente lunga, se ne sappiamo fare buon uso”. (Comenio) 210-211 Giù la mashera_Layout 1 20/10/2022 13:31 Pagina 5


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Indice Introduzione 9 I - La conferenza 13 II - Cronaca di uno stato di emergenza 29 III - Spero che qualcosa cambi 43 IV - Io resto a casa 61 V - Insegnare ai tempi del Covid 87 VI - Il maestro 95 VII - Come e che cosa insegniamo 108 VIII - I limiti della tecnologia 121 IX - Il lavoro nobilita l’uomo 142 X - Conclusioni 151 Bibliografia generale di riferimento 157 Sitografia generale di riferimento 159 7 Giù la mashera_Layout 1 20/10/2022 13:31 Pagina 7


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Introduzione Il presente saggio costituisce in parte il proseguimento di un argomento già trattato nel mio precedente libro, “Maestro unico in una società a pezzi”, nel quale, considerando i problemi che affliggono la nostra società, mi ero prefissata lo scopo di riportare l'opinione pubblica a una maggiore riflessione sul tema dell’educazione, chiamando in causa la centralità dell’insegnante nel processo dell’insegnamento-apprendimento e del valore purtroppo trascurato dei rapporti interpersonali. L’indagine è scaturita dall’esigenza percepita soprattutto tra gli insegnanti di riappropriarsi dei ruoli che un tempo rivestivano in modo efficace. Parto dal presupposto che la vita dell’uomo è tridimensionale, si sviluppa in senso orizzontale e in senso verticale. Questa non è solo un’asserzione di carattere cattolico-cristiana, si evince soprattutto sul piano pedagogico, infatti tutto il programma che gli insegnanti svolgono ha un impianto educativo-didattico a tre livelli: l’io, gli altri e il mondo. Si tratta di tre livelli che non solo interagiscono tra di loro ma che si strutturano entro grandi sistemi, pertanto presuppongono adeguate condizioni. Di che cosa stiamo parlando? Siamo parlando della politica, con le sue riforme atte a garantire i diritti fondamentali dei cittadini; dell’economia con le sue risorse finanziarie senza le quali nessuna opera potrebbe realizzarsi; della comunità portatrice di valori umani e culturali. Ѐ la società, quindi, lo scenario nel quale si compiono lo sviluppo e la crescita dell’individuo, il quale già si caratterizza per la sua struttura ontologica particolare, unica diremo. Al centro del dibattito assume grande rilievo la figura del docente, un educatore spesso screditato, lasciato solo a operare in una società 9 Giù la mashera_Layout 1 20/10/2022 13:31 Pagina 9


complessa, soggetta alla disgregazione, caratterizzata dal disorientamento; in una società nella quale egli rischia di perdere il proprio ruolo. Questo succede perché evidentemente è cambiato il modello educativo, non più riconducibile alle teorie classiche della Pedagogia, cosicché dallo stile educativo autorevole, sebbene a volte sfociasse in un autoritarismo rigido, si è passati a uno stile permissivo. Naturalmente alla base c’è una perdita di valori ritenuti fondamentali. Molti ritengono che ciò sia un effetto dei cambiamenti culturali, inevitabile in una società in evoluzione e che quindi ai valori tradizionali siano subentrati i valori di una società modernizzata, aperta e globalizzata, ma che purtroppo tende a disgregarsi, soprattutto di fronte alle crisi che stanno investendo il pianeta. Il presupposto per una ripresa concreta è ristabilire una serena e positiva convivenza civile. Emerge, quindi, l’esigenza di fornire gli strumenti idonei a promuovere il dialogo tra le comunità, e l’impegno a perseguire gli obiettivi atti a garantire il benessere materiale, chiamando in causa tutti gli ambiti in cui si inserisce l’attività umana. Ogni possibile intervento non può non essere riconducibile ai valori della persona, nel pieno rispetto della sua dignità. Ѐ compito della Pedagogia indicare i valori dell’educazione, compito divenuto più che mai prioritario, motivo per cui insisto nel ritenere il lavoro dell’insegnante, al pari della professione del medico, una missione. Il docente riveste un ruolo di particolare complessità per la duplice funzione di istruire ed educare, essendo inoltre un esecutore e al tempo stesso un teorico della progettazione didattica.. La professione del docente dipende da condizioni che la società offre e garantisce al fine di raggiungere lo scopo prioritario, di formare l’uomo e il cittadino, attraverso l’istruzione. Purtroppo le azioni politiche non sempre sono state all’altezza di affrontare le varie problematiche sociali e in coerenza con i bisogni di tutti. Bisogna tenere presente, con evidenza di fatti, che i Paesi con il 10 Giù la mashera_Layout 1 20/10/2022 13:31 Pagina 10


più alto grado d’istruzione sono anche ai primi posti nel mondo per lo sviluppo industriale e quindi più ricchi. Sappiamo ancora oggi come il nostro Stato investe poco sull’istruzione. Anche in questo saggio ho voluto affrontato il tema dell’educazione in un’ampia prospettiva antropologica, nel quale ogni capitolo affronta un argomento specifico, che però non è mai disgiunto e separato dagli altri, ma esaminato entro un contesto, cioè senza tralasciare la connessione esistente tra scuola e società, tra uomo e ambiente e considerando le dinamiche che da sempre agiscono all’interno della persona. La complessità dell’odierna situazione sociale richiede una maggiore consapevolezza e la necessità di proporre un’educazione degli adulti o educazione permanente, in grado di offrire gli strumenti per fronteggiare le difficoltà e superare i conflitti, che impediscono una sana e pacifica convivenza, senza la quale è impossibile riuscire a progettare un futuro valido. L’ipotesi ricorrente è che ruoli e persone, mezzi e scopi, teoria e prassi, siano rapporti di categorie connesse tra di loro, che non trovano equilibrio, perché non sostenute da un sistema di valori in grado di orientare gli individui verso scelte appropriate, ma in ultima analisi risultano dominate da un sistema che mostra una marcata scollatura tra proposta e realizzazione. Ogni fenomeno sociale ha inevitabilmente delle ripercussioni sul campo dell’educazione. Pertanto in questo libro intendo affrontare la situazione sociale emersa durante la pandemia, soprattutto nella prima fase. Sappiamo che la pandemia è stata uno dei fenomeni più drammatici che la storia dell’umanità abbia attraversato, sia per gli effetti economici riscontrati anche a livello mondiale, sia per gli effetti di natura psicologica molto diffusi, oltre che per il grande numero di decessi. Mi chiedo se tra le molteplici domande, che mi ero posta, alcune di esse hanno trovato delle risposte. In particolare, mi chiedo se le stesse domande, rispetto agli argomenti esposti e delle tesi sostenute in proposito, siano ancora valide ovvero attuali, destando l’esigenza di essere soddisfatte, o più semplicemente non trovano più riscontro, rispetto alle situazioni prioritarie che oggi mostra la società in una fase di pandemia. 11 Giù la mashera_Layout 1 20/10/2022 13:31 Pagina 11


Oggi bisogna comprendere quali siano realmente le condizioni dello stato attuale della scuola e il ruolo del docente. Come docente riconosco d’interpretare le esigenze di tanti colleghi ma anche di tante famiglie che attendono di essere maggiormente e concretamente sostenute nel loro compito educativo. Il punto di partenza dipende sempre da un’analisi, seppure generale ma essenziale, della situazione sociale concreta, in grado di mettere insieme tutti i fattori che tendono generalmente a favorire o viceversa a ostacolare il raggiungimento di obiettivi prioritari. Mi propongo di gettare uno sguardo sulla scuola con particolare riguardo alla funzione del docente, facendo un confronto tra “prima e dopo la pandemia”. Mi farò guidare da un’ipotesi che cercherò di dimostrare, attraverso un percorso, che parta dalle origini di un sistema interconnesso: “IL PIANETA UOMO”. 12 Giù la mashera_Layout 1 20/10/2022 13:31 Pagina 12


I LA CONFERENZA In occasione della celebrazione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 22 novembre del 2019 partecipai con la presentazione del libro “Maestro unico in una società a pezzi”, che avevo pubblicato alcuni mesi addietro, alla conferenza dal titolo “Considerazioni della preziosità dell’infanzia e della rivalutazione dell’atto educativo”, tenutasi presso il liceo socio pedagogico di Palermo “Regina Margherita”. Conosco perfettamente la strada per accedere all’Istituto, e non c’è angolo al suo interno che non mi sia familiare. Entrando e proseguendo verso il viale che conduce ai piani del palazzo monumentale dove, molti anni prima, erano posti la presidenza e gli uffici di segreteria, essendo giunta in anticipo rispetto all’orario previsto dell’incontro, mi avviai verso il giardino attraverso il corridoio che lo costeggia, camminando lentamente, come si fa quando si cerca di non calpestare un campo fiorito. Mi accorgevo che più andavo avanti, più mi ritrovano indietro nel tempo con i ricordi; procedendo a passo silenzioso ripercorrevo con emozione gli anni trascorsi da ragazza, quando frequentavo quest’Istituto e dove ho conseguito il diploma magistrale. Il giardino ben alberato manteneva la sua bellezza originaria con il pergolato e le panchine in ferro battuto. Addirittura il senso di antico della struttura monumentale del palazzo, adibito a Istituto scolastico, non appariva in contrasto con la parte che era stata ristrutturata con l’ampliamento di locali, ritenuto necessario molto probabilmente per formare altre classi. Quasi di fronte al teatro attraverso una scalinata si accede alla palestra esterna, a un passo dal portone in legno marrone, che un tempo conduceva alle classi della sezione B, che non potevo trala13 Giù la mashera_Layout 1 20/10/2022 13:31 Pagina 13


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