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In memo m oriam Xavie er Sab bater 19531 -2014 4 Barce ellona a, da Enzo Minarrelli marzo m 2014
Enzo M Minarelli y Xavvier Sabater (foto de Rob berto Pasqua ali ) antesanttes de la insstalacción in nteractiva La a Voz Reina, [[donde hay una a gran muesttra de poemas sonoros d de Sabater] B Bolonia, Bibliioteca Sala B Borsa, y en ell Departamen nto de Filología y Estudios Italianos d de la Universiidad de Bolon nia.
e di Xavi, vuol dire anzitutto, riev vocare il mio amore per la Spagn na e per la lingua spagnola, sin dalla d mia Parlare scelta, giovane sttudente all’’Università Cà Foscari di Venezia, di inserirla nel mio p piano di stu udi come lin ngua ale tra lo sttupore di tu utti. trienna à del mio fo orte interesse verso le e letture in lingua di Sa an Juan de la Cruz, dii Santa Teresa de Avila, di Al di là Góngora ecc., ero o affascinatto dalla son norità fonettica. Il mio primo viaggio in terra a spagnola appena ven ntenne, ortò il camb bio di treno alla frontie era di Portb bou, causa la diversa dimensione d e delle rotaiie spagnole e. Nel compo 1972 la a vita del dittatore d Fra anco era ag gli sgocciolii, ma si faceva ancora a sentire il c clima di rep pressione: una volta
giunto a Barcellon na, mi stes si su una pa anca di un parco p per riposare r ma a appena diisteso, subiito venni multato m da due gu uardie civili. Pessimo l’impatto co on il mondo o spagnolo! a dove mi ero e iscritto ad a un corso o estivo universitario. Il fatto di a aver acquis sito dimestiichezza Ero dirretto a Jaca nella lingua spagn nola, mi sarà molto uttile nel pros sieguo della a mia carrie era poetica a, nelle mie scorriband de sia in a che nel Sud-Centro S America. "Cuidado, " e niño habla el a y entiend de perfectam mente el ca astellano!" Spagna Quant’’era gratific cante per la a mia ambiz zione linguiistica, udire e nei negoz zi di quel pa aesino pirenaico quest’a ammonimento da partteparte dei commerc cianti, rivollto ai prese enti quando o in fila aspettavo il turno di essere servito. ho conosciu uto persona almente nel giugno de el 1992, lui mi aveva cercato c dop po aver sco operto la miia Xavi l’h antolog gia di Polipoesia uscita a a Zaragoza nel 1987 7, Zaragoza a perché l’a anno preced dente al Pa alacio de Sá ástago avevo presentato o una mia personale p m molto completa esibendo tutte le Fonografie e, le videopoesie e gli schemi cuzione. di esec antologia a suo dire lo aveva letteralmente illuminato, facendogli capire la v via che doveva seguire e in Quell’a poesia. Nello stes sso anno erra uscito an nche il mio Manifesto della d Polipo oesia, a Valencia, ma l’edizione con c clusa edita da d Javier Cinca, C lo ave eva davverro colpito ne el senso ch he finalmente aveva trrovato audiocassetta inc erimentava nella sua stessa s direz zione. qualcuno che spe mbiammo molte m letterre, [ancora non esiste eva la posta a elettronica a], e arrivò ò il momenttomomento o di Ci scam conosc cerci. Io ero o stato invittato da Jos sé Iges a prrodurre un poema son noro sul tem ma della citttà invisibile e dedicato ad Italo Calvino pe er la Radio Nacional N Do os a Madrid d, una volta a realizzato o il pezzo da al titolo Auttopoema distrucción [musica di Ares Tavollazzi, 1992], venne orrganizzata una presen ntazione pre esso il autoradio y autod nte aereo (l’aereo perr Barcellona a), dove locale Istituto Italiano di Cultura che atttirò molta gente, poi presi il pon e un appuntamento co on Xavier Sabater S nellla sua abita azione. All’a aeroporto mi m aspettav va il avevo vagamente ore dell’Istittuto Italiano o di Cultura a di Barcellona. Si era a offerto di accompagn narmi alla casa c di Xav vi. diretto Doveva a essere un n atto di co ortesia nei miei m confronti, invece si rivelò un n boomeran ng, costui aveva a la tip pica aria compassata del fu unzionario statale, cominciò a dirmi che il quartiere q erra malfama ato, che non n si fidava di e in quel po osto, com’e era possibile che un po oeta abitas sse in una zona z simile … dopo va ari peripezie e guidare trovam mmo l’abitaz zione, uno scantinato buio senz’acqua corre ente e senz za bagno co ondivisa co on un tipotip po losco che c vi aveva appena parcheggiat p ta una sgan ngherata bici, dicendoci di aspetttare perché é Xavi era fuori f e non sa apeva quando sarebbe e tornato. à di quest’in nizio stucch hevole, Xav vi era una persona p perr bene, app parteneva d di certo all’u undergroun nd di Al di là Barcelllona, veniva dalla stra ada, un tota ale poeta ca allejero, qu uindi radica ale nelle sue e prese di posizione p m il suo ma caratte ere era proffondamente positivo, generoso, altruista, battagliero, b puntiglioso o, coraggioso, sfrontato. Le prime sensazioni favorevoli che ho avu uto fin da su ubito, da quando com mparve sulla a soglia di quell’umido q o cala, sono le l stesse ch he mi hanno accompagnato per una u vita. Il nostro sod dalizio iniziò ò quel giugno del sottosc 1992 nel n Teatro Bartrina B di Reus, un paesino cata alano al sud d di Barcellona ed è durato fino a quando ci ha lasciati. Oltre ven nt’anni di sttretta collab borazione: si era erettto ad impav vido paladino, strenuo o difensore e uo diffusore e del verbo o della Polip poesia. Gli oltre o venti festival f di Polipoesia P d da lui organ nizzati a Ba arcellona, continu sono un u monume ento indistru uttibile alla sua capacità organizzativa. Com me in tutti i rapporti dove l’amicizia si mescola alla poes sia, ci sono stati alti e bassi, ma sempre superati nel nome n sacro o della Polip poesia, cui entrambi amo forse più p del nosttro stesso la avoro. Quante notti pa assate a discutere, ad d argomenttare concettti, ad teneva archite ettare strate egie, con la a sua insep parabile cerrveza [birra] in una mano e l’altrettanto inseparabile cigarrillo c [sigare etta] nell’altra! Conserrvo mille ric cordi di nottti barcellon nesi passate insieme in varie avv venture [si veda il mio romanzo Poliipoesia mon n amour, 2005], sta di d fatto che Barcellona a era diventtata la mia città d’ado ozione, ci mente mi sentivo s a ca asa mia, alla Papa [lo spazio fu in periodo che pensai seriamente di trasferirmii, semplicem f co ome all’Univ versità, nellla sua abita azione di Calle C Rogentt nel Clot, c come nei vari centri culturali da lui fondato] oppure e nella miria adi di locali e localetti dove punttualmente mi m facevo trascinare d dalla sua mania di vive ere a contattto con la ge ente. Ho un n rimorso, un u rimprov vero che mi faccio e ch he ora che non c’è più ù mi torna spesso s in
mente e mi rode come un ta arlo. Qualch he anno fa era stato in n coma perr circa due mesi, i medici lo avev vano dato per spa acciato, non si sa com me, ma ce la a fece a superare que el momento omomento terribile di d crisi e torrnare alla vita di ogni giorno o. Ecco la vita v di ogni giorno, non son riusc cito a convincerlo non dico a sme ettere di be ere e fumare e, ma almeno di atten nuarne le do osi. Quando o ci vedemmo nel 200 09 per l’enn nesimo festtival di Polip poesia, passai un’intera domenica d a martellare e su questo o tasto. Nien nte da fare. Xavi era ffatto così, nel n bene e nel male. Meglio che lo rico ordi, nel pun nto più alto o della sua parabola, in quell’ago osto del 199 99, sul finirre del secolo, quando o organizzò ò al CCCB [Centre de Cultura Con ntemporània de Barce elona], una delle istitu uzioni più im mportanti della città, il Prim mo Congress so Internaz zionale di Polipoesia, P con c uno stu uolo di invittati da tutto o il mondo, un o che venne e seguito da alla stampa a Barcellona a quotidian namente co on articoli, rresoconti, interviste, saggi. s evento Ogni mattina, m arrrivava nella a mia camera con un pacco p di gio ornali e riviste sottobrraccio, cominciava org goglioso a sfogliarmeli sotto o il naso. p quel tuo poema, il tuo poema S Saba-Sany yo-Casio, re egistrato Quando avrò nosttalgia di te, Xavi, mettterò in loop e simbolo in ndelebile de ella tua poe esia. per la CNN, come p di pollipoesia se ne va, ma quanto hai fatto non verrà v mai d dimenticato o, se la ban ndiera Con te Xavi, un pezzo P oggi sventolla a pieno regime r è an nche e soprrattutto me erito tuo, della Polipoesia un abb braccio Xavi, ciao, Enzo. E
Xavier Sabater ne ello studio-attico di En nzo Minarellli a Cento, mentre cuc ce lo zaino da viaggio o, 14 febbra aio 2008, in occa asione di un n incontro organizzato o o al Liceo Morandi M di Finale F Emilia a.
Xavier Sabater, en e el estudiio-ático de Enzo Minarrelli en Cen nto, mientra as se cose m mochila, el 14 de febrrero de 2008, después un na performa ance celebrrada en la escuela e sec cundaria Mo orandi de F Finale Emilia a. Xavier Sabater att penthouse e-studio of Enzo Minarrelli in Centto while stiitching back kpack, Febrruary 14, 2008, 2 after a meeting held h at the high h schooll Morandi, in i Finale Em milia.
Enzo Minarelli M e Xavier X Saba ater (foto di d Roberto Pasquali) P da avanti all’in nstallazione e interattiva a La Voce Regina, R [dove esiste un’ampia camp pionatura dii poemi son nori di Saba ater] Bolog gna, Bibliote eca Sala Bo orsa, Univerrsità di na, Dipartim mento di Fillologia e Ita alianistica. Bologn M y Xavier X Saba ater (foto de d Roberto Pasquali P ) antes a de la instalacció ón interactiva La Voz Reina, R Enzo Minarelli [donde e hay una gran g muesttra de poem mas sonoros s de Sabate er] Bolonia,, Biblioteca a Sala Borsa a, y en el Departtamento de e Filología y Estudios Italianos I de e la Univers sidad de Bo olonia. M and d Xavier Sa abater (pho oto by Robe erto Pasqua ali) in front of interacttive installa ation Voice Queen, Enzo Minarelli where there is a great g samp pling of sou und poems of Sabater]] Bologna, Sala Borsa Library, Un niversity off Bologn na, Departm ment of Phillology and Italian Studies. In me emoriam Xavier X Sabater 1953 3-2014 Barrcelona, por Enzo Minarelli marzo 20 014 ndo de Xavii, significa en e primer lugar, recorrdar mi amor por Espa aña y el idioma españ ñol, ya que mi Hablan elecció ón, como jo oven estudiante de la Universidad d Ca 'Fosca ari de Venecia consistíía en ponerrlo en mi prrograma de bac chillerado parapara tres t años de estudio como c lenguaje extranjjero entre e el asombro de todos. Ademá ás de mi gra an interés en las lectu uras en el le enguaje de e San Juan de la Cruz,, Santa Terresa de Ávila, Góngora, etc., yo o estaba fas scinado porr los sonido os fonéticos s. Mi primerr viaje en territorio es spañol a los s veinte m llevó al cambio de e trenes en la frontera de Portbou u, debido a la diferenc cia de tama año de los rieles r en años, me España a. En 1972,, la vida de el dictador Franco F esta aba en marcha, pero todavía t se s sentía el cliima de reprresión: una ve ez llegado a Barcelona a, me acostté en un banco de un parque a descansar, p parapara relajarme un poco despué és el viaje en e tren, fue e multado inmediatam i mente por dos d guardias civiles. ¡IImpacto pé ésimo con el e mundo españo ol ! Me dirig gía a Jaca donde d me había h inscrito a un currso de verano en la un niversidad. El hech ho de que yo y estaba familiar f en el idioma español, e me e será muy útil más ad delante en mi carrera poética, en mis s incursione es tanto en España como en Amé érica del Su ur y Centroamérica. "C Cuidado, ha abla el niño oy entiend de perfecta amente castellano", cu uanto gratifficante para apara mi ambición lingüística escuchar e en n las tiendas s de la loca alidad piren naica esta advertencia a dirigida po or los tende eros a los p presentes cuando aline eado espera aba el turno o para ser atendido. a o conocí perrsonalmentte en junio de 1992, él é me había buscado después d de descubrirdescubrir mi Xavi lo antolog gía Polipoes sía salida en e Zaragoza a en 1987, Zaragoza porque p el año a anterior en el Pala acio de Sástago presen nté una exp posición perrsonalperso onal mía muy m completa con tod das las Fono ografias, lo os videopoe emas y
los esq quemas de ejecución. Me dijo o muchas veces v que aquella a anto ología, literralmente, le e había enc cendido, pa arapara da arle a entender el camino o que iba a seguir en la poesía. En E el mismo año tamb bién fue lan nzado mi M Manifesto de e la Polipoes sía, en Valenc cia, pero el libro con audiocassettte incluido, editado po or Javier Cinca, realmente lo hab bía golpeado en el sentido o de que po or fin había a encontrad do a alguien n que estab ba experime entando en n la misma dirección suya. Hemos s intercamb biado muchas cartas, [aún no había e- mail], y llegó el e tiempo pa arapara reunirse jun nto. Había sido invitad do por José é Iges para producir un poema so onoro sobre e el tema d de la ciudad d invisible dedicada d n la Radio Nacional N Do os de Madrid, una vez logrado, la a pieza titullada Autopo oema autorradio y a Italo Calvino en strucción [m música de Ares A Tavola azzi, 1992] se organiz zó una pres sentación en el Institu uto Italiano de autodis Cultura a, que atrajjo a mucha a gente, y luego de Ma adrid tomé el puente aéreo a (el avión parapara Barce elona), donde tenía una cita c con Xavier Sabate er vagamen nte en su casa. En el aeropuerto a me espera aba el direc ctor del Instituto Italiano de Cultura de Barcelo ona. Él se ofreció o a acompañarme a la casa de Xavi. Tenía T que se er un e bondad hacia h mí, en n cambio re esultó ser un u boomera ang, había el e aire típic co del funcio onario serio oy acto de tradicio onal, empe ezó a decirm me que el barrio b era in nfame, que e no tenía confianza c a conducir en ese lugarr, ¿cómo podría un poeta vivir v en un área como aquella? Después D de varias aventuras, enc contramos la casa, un n sótano oscuro o, sin agua corriente ni baño com mpartido con n un chico sombreado o que acaba aba estacio onando en eso e una bicicletta desvenciijada, diciéndonos que e había que e esperar porque p Xavi estaba fue era y no sabía cuando o regresa aba. e e principio, Xavi era una buena persona, p sin n duda perttenecía al undergroun u nd de Más allá de este enfermante ona, vino d de la calle, u un poeta to otal callejer ro, tan radi cal en la po osición que e adoptó, pe ero su cará ácter era Barcelo profundamente positivo, p gen neroso, altrruista, com mbativo, obs stinado, valiente, desc carado. Los s primeros mientos favo orables que e he tenido desdedesd de el princ cipio, desde e cuando apareció en el umbral del d sentim sótano o húmedo, son s los mis smos que me m han acom mpañado to oda la vida. Nuestra a asociación comenzó c aq quel mes de junio de 1992 en el Teatrro Bartrina de Reus, un u pequeño o pueblo catalán en el sur de Barrcelona y du uró hasta os dejó. Más de veinte e años de estrecha coo operación: llegó a ser el valiente e paladín, el e firme defe ensor, el que no continu uo propaga ador del verrbo de la Po olipoesía. El E organizó en Barcelona más de veinte festtival de Poliipoesía, esos so on un monumento a sus s indestru uctibles hab bilidades de e organizac ción. Como en cualquiier relación en la que la amistad se e mezcla co on la poesía a, ha habido o altibajos,, pero siempre supera ado en el sa agrado nombrrenombre de la Polip poesía, tal vez v ambos la mantenííamos más de nuestro o propio trabajotrabajo o . ¡Cuánttas noches pasé a deb batir, discuttir concepto os, elaborar estrategia as, con su iinseparable e cerveza en una mano y el cigarrilllo igualmente inseparrable en la otra! Tengo mil recue erdos de no oches pasad das juntos en varias aventu uras a Barce elona [ver la novela mía m Polipoes sía mon am mour, 2005 ], el hecho o de que Ba arcelona se e había converrtido en mi ciudad de adopción, hubo h un tie empo cuand do pensé se eriamente e en mudarm me, allá me sentía como en e mi casa,, en la Papa a [espacio barcelonés fundado por él ] com mo en la Uniiversidad, en e su propia casa de calle Rogent en e el Clot, como c en los s distintos centros c cultturales de la ciudad, e en las plaza as, o en la miríada b, cafés don nde me hac cía rápidam mente arrasttrar por su manía de vivir v en con ntactoconta acto con la de pub person nas. Tengo un pesar, un u reproche e que me hago h a mi mismo, m y ah hora que es s muerto, más m me vie ene a menud do a la men nte y me es stá rodando o como un gusano. g Ha ace unos añ ños, se enco ontraba en un estado de coma durantte unos dos s meses, los s médicos se s habían dado d por ve encidos, no o sé cómo, pero logró a pasar tra avés de aquella a terrible ép poca de crisis y volver a la vida cotidiana. c El E problema a es la vida a de cada día, no estuve capaz de con nvencerlo, no n estoy dic ciendo que tenía que dejar de be eber y fuma ar, pero por lo menos mitigar la dosis. Cuando nos reunimos en 20 009 para un n otro festiv val de Polip poesía, me pasé todo u un domingo o a martilla ar en este n que hacer. Xavi era asì, parapara bien o para mal. m Mejor que me acuerde de él, en el botón. No había nada punto más alto de e su parábo ola, en aqu uel mes de agosto de 1999, al fin nal del siglo o, cuando organizó o al CCCB poránea de Barcelona]] una de las s instituciones más im mportantes de la ciuda ad, el [Centro de Culturra Contemp nal de Polip poesía, con un grupo de d invitados de todo e el mundo, un u acontecimiento Primerr Congreso Internacion que fue seguido por p la prens sa de Barce elona cada día con arttículos, reportajes, entrevistas y ensayos. Cada C na, entraba en mi habitación con un montón n de periód dicos y revis stas bajo e el brazo, y comenzaba c mañan orgullo osamente a hojearlos bajo mis na arices. ño, Xavi, vo oy a poner en e loop tu poema, el poema p tuyo o Saba-San nyo-Casio, registrado para la Cuando te extrañ c un sím mbolo dura adero de tu poesía. CNN, como
Xavi co ontigo, una a pieza de Polipoesía P d desaparece, , pero lo qu ue has hech ho nunca se erá olvidado, si la ban ndera de la Polip poesía aún ondeando hoy a toda velocidad es también n, y sobre todo t gracias s a ti, Xavi un n abrazo, hola, Enzo. E
Enzo Minarelli M e Xavier X Saba ater a Tarra agona in oc ccasione de ell’ennesimo o festival dii Polipoesia a, il 28 aprille del 2006. M y Xavier X Saba ater en Tarrragona durrantedurantte Enzo Minarelli 2006.
el enés simo festiva al de Polipo oesía, 28 de e abril de
M and d Xavier Sa abater in Ta arragona on n the occas sion of yet another fes stival Polyp poetry, Apriil 28, Enzo Minarelli 2006. In me emoriam Xavier X Sabater 1953 3-2014 Barrcelona, by Enz zo Minarelli march 201 14 st of all, to mention my love for Spain S and the t Spanish h language,, since my choice, Speakiing of Xavi means firs as a yo oung student at the Cà C Foscari University U o Venice, to of o put it into o my degre ee program for a three e-year study to t the amazement of everyone. y strong inte erest there e was the de esire of rea ading in the eir own lang guage the poems p of San S Juan In addition to my C Santa a Teresa de Avila, Gón ngora and so s on, I was s actually fa ascinated b by its phone etic sounds s. My first de la Cruz, trip on Spanish so oil happene ed in my ea arly twentie es, it led to the change e of trains at the bord der of Portb bou, due ails in Spain. In 1972,, the life off the dictato or Franco w was on his last legs, bu ut there to the different siize of the ra he climate of repression: once arrived to Ba arcelona ra ailway statio on, I lay do own on a be ench in a was still feeling th o rest just to t get relax xed, I was immediatelly fined by two civil gu uards. Terrible impactt with the Spanish S park to world! I was direc cted to Jaca a where I was w enrolled in a summer course e at the loca al universitty.
The fac ct that I ha ave become e familiar in n the Spanish languag ge, it will be e very useful later in my m poetic career, c in my raids both in Spain and in South- Central C Ame erica. "Cuid dado, el niñ ño habla y e entiende pe erfectamen nte el ano!", so fa ar gratifying for my lin nguistic am mbition hearring in the shops of th hat Pyrenea an village such an castella advice addressed by the sho opkeepers to t present people while I was lin ning up to w wait for the turn to be served. Xavi, I met him personally p in June 199 92, he had sought s me after disco overing my anthology of Polypoettry za in 1987,, Zaragoza because in the previo ous year at the local P Palacio de Sástago S I prresented outputt in Zaragoz a very comprehen nsive one-m man show of o mine exiibiting all th he Phonogrraphies, the e videopoem ms and pattterns of executtion. h always repeated r me, had literrally lit him, making him understtand the pa ath to follow w in That anthology, he me year it was also re eleased my Manifesto of Polypoetry, in Vale encia, but the issue wiith poetry. In the sam cluded edite ed by Javier Cinca, had really hit him in the e sense thatt he had fin nally found audiocassette inc one who wa as experime enting in th he same his s direction. someo changed many letters s, [yet there e was no e--mail], and d the time came c to me eet us. I had been invited by We exc José Ig ges to produce a soun nd poem on n the theme e of the invisible city dedicated d to o Italo Calv vino at the Radio Nacion nal Dos in Madrid, M once achieved, the piece titled Auto opoema auttoradio y au utodistrucciión [music by Ares Tavolazzi, 1992] it was orga anized a pre esentation at the Italian Institute e of Culture e, which attracted ma any e, then I too ok the airlifft (the plane to Barcellona), wherre I had an appointme ent with Xavier Sabate er people vaguely at his home. At the airport the e director of o the Italian Institute of Culture of Barcelon na was waitting for e offered to o accompan ny me to th he house off Xavi. It ha ad to be an act of kind dness towards me, ins stead it me. He turned out to be a boomerang, he had the typical air of prim m civil serva ant, he beg gan to tell me m that the e borhood was infamous s, that he did not trustt to drive in n that place e, how coulld a poet liv ve in an are ea like neighb that... after vario ous adventu ures we fou und the hou use, a dark basement,, no running g water and no bathro oom, shared d with a sha ady guy wh ho had just parked in a rickety biike, telling us to wait because Xa avi was outt and did not know when he returned. d this sicke ening beginning, Xavi was a good d person, certainly he belonged tto the unde erground off Beyond Barcelo ona, he cam me from the street, a total poet callejero, so s radical in n his positio ons, but his s character was deeply y positive, generous, g a altruistic, co ombative, stubborn, s brave, b chee eky. The firs st favorable e feelings that t I have had h since th he very beg ginning, fro om when he e appeared on the thre eshold of th hat dark ba asement, are the same ones o that have h been with w me forr a lifetime.. Our partnership bega an that Jun ne of 1992 in Bartrina Theatre at Reus, a small Catalan C village in the south of Ba arcelona an nd lasted un ntil he left us. Over tw wenty years s of close eration: he shortly bec came the brave paladin, the stau unch defend der and the e continuou us propagattor of the co-ope theory and practice called Polypoetry. More than twenty Poly ypoetry fes stivals he o organized in n Barcelona a, they m to his indestructible organization o nal skills. As A in any re elationship w where frien ndshipfriend dship is are a monument mixed with poetry y, there have been up ps and downs, but alw ways exceed ded in the s sacred nam me of Polypo oetry, both of us held pe erhaps morre than ourr own work. How many nights we e spent tog gether to discuss, to argue pts, to devise strategie es, with his s inseparab ble cerveza [beer] in one o hand an nd the equa ally inseparrable concep cigarro o [cigarette e] in the oth her! I hold a thousand d memories s of nights lived togeth her in vario ous adventu ures at Barcelo ona [see my m novel Polypoetry mon amour, a book of mine m issued d in 2005],, the fact th hat this marvelous place had h become e my adoptted city, the ere was tim me I though ht seriously y about mov ving there, I just felt at home, at the Papa [a space founde ed by him] as into the University, at his hom me in Calle Rogent at Clot, as in the s cultural centers or in n the myria ad of small pubs, cafés, where I was promp ptly dragged d from his mania to various live in contactcon ntact with people. I have h a regrret, a repro oach that I do, and no ow that he is i dead, it most m often comes c to mind m and it gnaws at me. m A few years y ago he was in a coma for a about two months, m the e doctors had giv ven up, nob body does not know how, h but he e made it th hrough thatt terrible time of crisis s and was able a to return to everyda ay life. Here e's every da ay life, I ha ave not bee en able to convince c him I'm not saying s to sttop drinkin ng and smo oking, but at a least mitigating the doses. Wh hen we mett in 2009 fo or yet anoth her Polypoe etry festiva al, I spent an a entire Su unday to ha ammer on this t button. Nothing to do! Xavi was done like that forr better or for worse. w Bettter rememb bering him,, at the highest point of his parable, in thatt special Au ugust of 199 99, at the end of the past century,, when he organized o a the CCCB at B [Centre of Contempo orary Cultu ure of Barce elona], nstitutions of the city,, the First Internationa I al Congress s of Polypoetry, with a bevy of one of the most important in guests s from all ov ver the worrld, an even nt that was s followed by b the Barc celona press s daily with h articles, reports,
intervie ews and es ssays. Everry morning,, he came into my roo om with a stack of new wspapers and magazin nes under his arm, an nd began proud to lea af through them t underr my nose. p in a loop that yourr poem, you ur poem Sa aba-Sanyo--Casio, regiistered for CNN, as When I miss you,, Xavi, I'll put ng symbol of o your poe em. a lastin w you, a piece p of Pollypoetry go oes away, but b what yo ou did, will never be fo orgotten, iff the flag off Xavi with Polypo oetry is still waving tod day at full speed s is als so and abov ve all because of you,, Xavi a strong hug g, ciao, Enzo. E
Enzo Minarelli M e Xavier Sa abater, ne el cortile in nterno dell CCCB a Barcellona B in una pa ausa del Prrimo Congrresso Interrnazionale e di Polipo oesia, il 18 8 agosto del d 1999. M y Xavier Sa abater, en n el patio del d CCCB en e Barcelo ona duranttedurante Enzo Minarelli del I Congreso C I Internacio onal de Po olipoesía el e 18 de ag gosto de 1999. 1
un desc canso
M a and Xavierr Sabater, in the cou urtyard off the CCCB B in Barcelo ona during g a break of the Enzo Minarelli First Internatio I nal Congrress of Pollypoetry on August 18, 1999.
http://w www.3vitre.it/xavierssabater.htm m