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Diario di Bordo di Immacolata (Imma) Di Noia

LABORATORIO DI METODOLOGIA DELLA RICERCA EDUCATIVA E DIDATTICA + TEORIE E METODI DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE SCOLASTICA

Cognome: Di Noia Nome: Immacolata Matricola: 762047 Gruppo: Ciliegio

PREMESSA Ho scelto di descrivere questa esperienza come se scrivessi ad un caro diario, ad un amico di carta a cui si confidano quei segreti che a persone in carne ed ossa non si riescono a raccontare. So bene che queste pagine avranno chi le leggerà ma ho scelto di procedere così, di raccontare ad un caro diario un piccolo viaggio dai risvolti interessanti ma mi preme sottolineare una cosa…siamo stati invogliati alla sincerità, nessuno se la prenda. Buona lettura!

24/11/2022 GIORNO UNO

“Che rottura di bomboloni” Caro diario questo è il mio primo pensiero mentre viaggio su un treno lento come una lumaca per raggiungere la plenaria dove mi verrà spiegato cosa farò nel corso degli appuntamenti che dovrò subire per fare l’esame di Baldassarre e della Tamborra. Un laboratorio ergo gente che dall’alto di uno scranno e di una paventata ampollosità accademica ci darà il classico compitino per poter poi dire di aver adempiuto al sacro dovere universitario di caricare la gente con scritti che serviranno ad ampliare le carte del divino luogo di cultura e a rendere edotti ¾ di partecipanti su argomenti lasciati appositamente fuori dal programma per farli calare come una scure sugli studenti dopo.

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Ci accomodiamo in aula all’orario stabilito, ho così fame che vorrei condire la cattedra e mangiarmela; vedo le altre colleghe… ma chi sono queste? Facce che per strada non degnerei nemmeno del doveroso sguardo, loro farebbero sicuramente lo stesso con me. Parla Baldassarre senior e sembra un decano (lo è) mentre ci inculca nozioni ma smetto di vedere il professore ad un certo punto, lo faccio, e mi pare di scorgere un maestro che tanto ama e ha amato il suo mestiere ma questo mi sovviene non per le nozioni dette all’inizio ma per le parole dette dopo addentrandoci in quello che poi sarebbe stato il laboratorio e, in primis, per l’invito di andarci a prendere il nostro futuro. “Nostro”, quindi anche mio. Comincio a credere che sarà qualcosa di diverso in queste ore obbligatorie e quel professore giudicato all’inizio come un noioso docente mi dà qualcosa, un briciolo di fiducia aggiunta a quella che già ho (si fanno compagnia); gli sono grata per questo. Ci vengono illustrate le suddivisioni; bello, sono nel gruppo ciliegio - mi piacciono i ciliegi - ma io volevo Baldassarre junior, lui fa le battute! Chi è questa Dicorato? Mi pare di scorgerla da lontano, se è lei è uguale a Veronica Mars e io già mi vedo sul banco degli imputati a dover rendere conto di tutti i miei peccati passati, presenti e futuri. Fiducia e allo stesso tempo voglia di cambiare il cognome in Escobar per darmi alla latitanza, vediamo che ne viene fuori.

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La caduta di Lucifero, illustrazione di Gustave Dorè

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28/11/2022 - 01/12/2022 GIORNO DUE E TRE Caro diario scusami sono un po’ di giorni che non scrivo ma ho avuto da fare molto. Le attività del laboratorio non sono male, sono belle anzi, voglio dirtele, voglio dirti quelle che mi sono piaciute di più: • • • •

Le cinque domande da porre ad una perfetta estranea e il dover rispondere alle cinque domande dell’estranea che nel mio caso si chiama Alessia Dove ci vediamo fra sette anni e raccogliere le parole di un’altra ragazza, la mia si chiama Sara Dire ad un’altra ragazza, Miriana, chi sono i miei mentori e ascoltare i suoi Metterci in cerchio con una stella filante in mano per fare una messa nera per dire alle altre come avremmo voluto essere ricordate dopo il nostro trapasso preferibilmente il più tardi possibile.

E quando ho dovuto accendere la mia stella filante ho disperato molto sul fatto che il mio trapasso sarebbe avvenuto “il più tardi possibile”. Ah, c’è l’esercizio di rilassamento iniziale e credo che glielo ruberò, alla faccia del copyright, perché tende a funzionare ma ciò che mi sta piacendo è il clima di fiducia che si sta creando, sento che potrei sciogliermi e sento che potrei partecipare anche io tolto il fatto che la Dicorato (cielo è uguale a Veronica Mars sul serio) potrebbe essere più lieta nel concedere i dieci minuti per permettermi di correre come Usain Bolt al bus verso casa. Però sto pensando una cosa: sono un lupo solitario ma lo sono davvero? Mi sono bastati due incontri per dire che la conoscenza umana in fondo può essere gradevole e poi ci sono neurologi che dicono che socializzare contribuisce a rallentare il declino cognitivo quindi potrebbe tornarmi comunque utile. Ma so stare bene con me stessa e i miei incubi…non lo so, ho un gigantesco punto interrogativo in testa ma andrò a fondo della questione; forse questo laboratorio non è un’immensa rottura di bomboloni ma un qualcosa di utile, mi sta ricordando il valore dei miei sogni. Vedremo.

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È un omino che pensa con un punto interrogativo, non c’è da fare targhette più di tanto.

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12/12/2022 GIORNO 4 Caro diario oggi mi ha fatto male respirare, parlare, ricordare, oggi però ho forse fatto una delle cose più importanti della mia vita anche se mi vergogno del pianterello che copioso mi è scaturito. La scuola media è stata per me un incubo, tre anni tremendi con la connivenza di professori inetti e inumani verso la mia situazione che vedeva ricchi figli di papà prendermi in giro e un tentato crimine ai miei danni messo a tacere per non creare troppe polemiche e fastidi ai signori adulti di allora che fra quelle quattro mura scolastiche avrebbero dovuto essere l’autorità. Ci sono state altre attività nel laboratorio di oggi ma voglio parlare della “linea della vita” perché dopo aver pianto come una disperata ho contattato l’ultimo incubo di venti anni fa: era intimorito, quasi stupito delle mie parole dopo vent’anni, ma mi ha chiesto scusa. Ho lasciato andare la rabbia e lo schifo perché dopo il vergognoso pianterello fatto in classe ho sentito come se qualcosa fosse tornato a vivere dentro di me, una flebile fiducia verso le persone nata già da un po’ però rinforzata dopo l’incontro e da ciò che ne è scaturito. Fiducia verso l’idiota del mio passato? No, ho accettato le sue scuse ma non vorrei mai più incontrarlo nella vita (o vorrei almeno altre venticinque persone al mio fianco pur volendo credere nel suo essere “un bravo ragazzo, padre di famiglia”), ma fiducia verso quel gruppo che mi ha fatto sentire abbastanza al sicuro tanto da potermi togliere un peso dal cuore. Col pianterello ma vabbè. Se però avessi saputo che dopo l’attività ce ne sarebbe stata un’altra e che la linea non sarebbe stata chiesta non avrei parlato nella precedente, si ho risolto un vecchio conto ma col pianterello…un attimo a dire vabbè, piangere davanti ad altra gente…

Basta, dicono che non ci sia vergogna nella fragilità, forse un giorno ne sarò convinta a pieno.

Sentivo in me il bisogno di liberarmi di e da questa rabbia pregressa e l’ho fatto e sai che c’è caro diario? La rabbia verso il mondo intero non la sento più, magari è un placebo o magari è veramente successo qualcosa di importante. Ho ancora un’assenza e al contrario di quello che pensavo non la userò all’ultimo, voglio vedere cosa accadrà sperando che la Dicorato non abbia in mente di farci disboscare l’Amazzonia tirando fuori altre attività lacrimose. Che poi lo so che quello è Baldassarre (junior)!

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L’Angelo Caduto, Alexander Cabanel

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19/12/2022 GIORNO QUINTO

Non ci sono potuta andare caro diario, non ho potuto frequentare l’ultimo appuntamento del laboratorio perché impegnata e mi dispiace anche se in principio volevo saltare l’incontro volontariamente per togliermi di torno una scocciatura, l’ultima almeno. Se avessi potuto avrei partecipato, come cambiano le idee in un mese! Spero solo che le ragazze e Kevin abbiano fatto qualcosa di bello, avrei voluto farlo anche io e dire inoltre una semplice parola:

GRAZIE

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Ramo di mandorlo in fiore o Ramo di mandorlo fiorito, Vincent van Gogh

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