EVALUACIÓN COMPARTIDA

S.S.I.S. Scuola di Specializzazione Interateneo per la Formazione degli Insegnanti di Scuola Secondaria Anno Accademico 2008-2009 ELABORATO FINALE DI

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S.S.I.S. Scuola di Specializzazione Interateneo per la Formazione degli Insegnanti di Scuola Secondaria

Anno Accademico 2008-2009 ELABORATO FINALE DI TESI DI SPECIALIZZAZIONE

“EVALUACIÓN COMPARTIDA”

Relatore: Prof. Graziano Serragiotto Correlatrice per la parte in lingua: Prof.ssa Sainz Eugenia SVT: Prof.ssa Ornella Fortuna

Specializzanda: Brugnaro Carole Classe di abilitazione: A445 (Lingua spagnola)

.

Matricola R11103

INDICE / ÍNDICE INTRODUZIONE / INTRODUCCIÓN

p. 3

PROGETTAZIONE DELLA PROVA DI VALUTAZIONE / PLANIFICACIÓN DE LA PRUEBA DE EVALUACIÓN

p. 10

PROVA DI VALUTAZIONE CON CHIAVI DI CORREZIONE E SCHEDA DI ANALISI DEGLI ESERCIZI E DELLE ATTIVITA’ / PRUEBA DE EVALUACIÓN CON CLAVE DE CORRECCIONES Y FICHA DE ANÁLISIS DE LOS EJERCICIOS Y ACTIVIDADES

p. 17

CONCLUSIONI / CONCLUSIONES

p. 30

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA / BIBLIOGRAFÍA Y SITOGRAFÍA

p. 31

ALLEGATO: COPIA DELLE UNITÀ DI RIFERIMENTO DEL MANUALE

2

INTRODUZIONE

La presente tesi di specializzazione si sviluppa attorno alla progettazione di una prova di verifica relativa a tre unità di un manuale1 di lingua spagnola in uso nella Scuola Secondaria di Primo Grado. Si è scelto di realizzare la verifica su un gruppo di tre unità brevi e consecutive (anziché su una sola) in quanto queste sono tutte strettamente collegate tra loro, poiché trattano il tema del passato in diversi ambiti: la redazione di una biografia, la descrizione di cose ed avvenimenti nel passato, la narrazione di una storia e l’uso dei vari tempi verbali del passato. Si è deciso pertanto di progettare una verifica che possa esaminare il tema a tutto tondo, dopo che nelle unità sono state acquisite un certo numero di funzioni e conoscenze linguistiche in relazione tra loro, in quanto frazionare il tutto in più parti sarebbe, in questo caso, risultato dispersivo e soprattutto più difficoltoso per gli alunni, dato il grado di interconnessione degli argomenti. Tale riflessione e soprattutto la scelta di approfondire il tema della valutazione in questo lavoro monografico è frutto di una serie di esperienze e considerazioni maturate durante il percorso formativo del biennio SSIS. I corsi specifici sulla valutazione svolti durante l’ultimo anno e i momenti di tirocinio indiretto e soprattutto diretto hanno evidenziato quanto complessa e laboriosa sia la realizzazione di una prova di verifica che tenda a raggiungere il massimo grado di obiettività, ricercando le caratteristiche fondamentali di trasparenza e condivisione2 nell’attribuzione di pesi e punteggi e nello stabilire adeguati criteri per la correzione. Durante il percorso di tirocinio diretto si è avuta l’opportunità di affiancare una docente di grande esperienza, dalla quale anche in tema di valutazione si è appreso molto: in particolare interessante è stato poter osservare le griglie di valutazione redatte dalla medesima per la correzione non solo delle verifiche, ma anche degli elaborati svolti durante l’anno per casa come esercitazioni, il tutto in un’ottica di totale e continua condivisione e trasparenza dei criteri con gli alunni. Oltre all’osservazione, è stato possibile realizzare anche un intervento diretto in classe di preparazione, somministrazione e correzione di una verifica, così da poter attuare nella pratica didattica i frutti degli insegnamenti teorici dei corsi sulla valutazione. Accanto a queste riflessioni e momenti di maturazione professionale si aggiunge un’altra consapevolezza: la valutazione non è solamente uno strumento di controllo, ma è anche è un 1

Il manuale di riferimento è: “Encuentros” vol.2, Curso de español para adolescentes dirigido por M.R. Uribe Mallarino, Minerva Italica, Milano, 2005 2 Spesso anche se si ama molto insegnare, ci si ritrova ad essere in difficoltà nei momenti in cui si rende necessaria una valutazione, perché è molto difficile trovare la giusta modalità. Si ricerca sempre la massima obiettività, ma nella valutazione la soggettività è sempre presente in qualche modo. Questo può rappresentare una ricchezza se non arriva a portare a errori di valutazione e si può comunque superare il rischio grazie alla condivisione dei criteri e grazie all’utilizzo di diverse tipologie di tecniche e strumenti valutativi (varietà). Per raggiungere una adeguata condivisione si deve partire dalla trasparenza, ossia dalla esplicitazione del proprio approccio valutativo, proseguendo poi con la capacità di negoziare i criteri tanto con i colleghi, quanto con gli studenti stessi. 3

importante strumento didattico e formativo. Valutare significa attribuire un valore a qualcosa, ma non si tratta di un’attribuzione fine a se stessa, bensì in funzione di uno scopo; e lo scopo, la funzione della valutazione è quella appunto di controllare e in ugual misura anche di migliorare l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità e capacità in un processo che è al tempo stesso quindi esterno ed interno. La valutazione3 è una sorta di ampio percorso di interpretazione di dati che vengono forniti dalle verifiche. Con la verifica si raccolgono quindi gli elementi che tendono ad accertare se ciò che è stato progettato, in termini di obiettivi, di traguardi e di risultati attesi, è stato effettivamente raggiunto. Risulta pertanto fondamentale prima di presentare la prova di verifica oggetto del presente lavoro, introdurre una descrizione del manuale e delle unità di riferimento, al fine di esplicitare i mezzi e gli obiettivi che hanno dato origine alla stessa.

Analisi del manuale e delle unità di riferimento per la progettazione della prova di verifica: Le tre unità sulle quali si è deciso di redigere la prova di verifica oggetto dell’elaborato sono tratte dal manuale per la Scuola Secondaria di Primo grado “Encuentros” vol.2: Lecciones 7 (Una vida aventurera), 8 (Cuando era pequeña…), 9 (Había una vez…). L’opera intera in tre volumi persegue il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento per la seconda lingua comunitaria descritti nelle Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado e, oltre a uniformarsi alla normativa nazionale, fa riferimento anche alle indicazioni provenienti dagli organismi europei ed ai documenti di grande rilevanza quali il Marco Común de Referencia Europeo e il Portfolio Europeo de las Lenguas. L’impronta metodologica del manuale considera la lingua non come uno studio fine a se stesso, ma come uno strumento di acquisizione di competenze linguistiche e di approfondimento culturale, nonché di conoscenza di sé e di osservazione attiva e autovalutazione (pianificazione, gestione e valutazione) del proprio apprendimento. Accanto alle classiche attività di produzione orale e scritta, vengono considerate e proposte anche delle attività definite dagli autori di “interazione sociale”, in quanto le funzioni comunicative della lingua non vengono introdotte in modo fine a se stesso, bensì inserite in attività di interazione e contestualizzate in ambito sociale.

3

In ambito didattico si tende generalmente a dividere la valutazione in tre tipologie: la valutazione diagnostica o iniziale è quella che si compie generalmente all’inizio di un processo formativo e che può mirare ad accertare se vi sono le capacità e conoscenze necessarie per intraprendere un certo percorso formativo; la valutazione formativa o in itinere è quella che accompagna costantemente il processo formativo nel suo svolgersi e mira a cogliere i progressi o le difficoltà del processo, permettendo quindi eventuali azioni compensative o correttive; la valutazione sommativa o finale è quella che si conduce al termine di un processo formativo e permette di formulare dei giudizi complessivi sugli apprendimenti, ma anche sugli insegnamenti, quindi sulle scelte didattiche compiute. 4

In sintesi, da un’analisi personale si potrebbe definire il manuale come improntato sul metodo comunicativo, con la presenza anche di attività nozio-funzionali. Nel corso viene posta costante attenzione allo sviluppo del “sapere”, del “saper fare” ed accanto a questa viene sviluppata la riflessione in chiave culturale dello spagnolo, quindi sul “saper essere”. Un altro punto di forza del manuale è costituito dal fatto che valorizza le conoscenze pregresse degli alunni invitandoli all’inizio di ogni Ámbito a riattivare conoscenze e abilità già acquisite. Il manuale consta di 3 volumi e comprende 6 Ámbitos complessivi, 2 per ogni volume, a loro volta divisi in Lecciones. Il volume 2, da cui sono tratte le unità di apprendimento consta di 12 Lecciones che compongono appunto 2 Ámbitos: il primo Ámbito si intitola “¡A salir!” ed è costituito dalle prime 6 unità; il secondo Ámbito si intitola “El pasado y el presente” ed è costituito dalle altre 6 unità. Ogni Lección si avvia generalmente con un dialogo seguito da una comprensione del testo e poi comprende diverse sezioni al suo interno: la sezione “Así decimos”, dedicata specialmente all’interazione orale, presenta le varie funzioni comunicative; la sezione “Palabras y más palabras” introduce il lessico nuovo; la sezione “Asì entiendes la gramática” presenta le strutture grammaticali; infine la sezione “Así se lee y así se escribe” porta a riflettere su questioni fonetiche della lingua. Ogni 3 Lecciones è presente un inserto di cultura “Costumbres”, costituito generalmente da una lettura, e una scheda di autovalutazione “Autoevaluación” riassuntiva delle tre unità. Al termine dei due ambiti invece è presente un inserto chiamato “Proyecto” in cui si chiede agli studenti di realizzare qualcosa di concreto guidati passo a passo. Nello stesso volume è presente una sezione finale comprendente ulteriori esercizi di pratica e rinforzo per ogni unità. Correda i tre volumi per lo studente anche un “Libro del profesor” che descrive il manuale, i suoi fini e obiettivi e presenta delle proposte di verifica. Le prove di verifica proposte nel manuale sono di due tipologie: “Verifiche formative” ogni due/tre lezioni e “Verifiche sommative” al termine di ogni ambito. Per quanto riguarda le Lezioni 7 - 8 - 9, i loro contenuti sono esaminati in una verifica formativa tramite i seguenti esercizi: due esercizi tipo cloze sui tempi verbali, una produzione scritta di descrizione di un episodio di vita al passato, un esercizio di correzione di errori grammaticali ed infine un esercizio di lessico. Il testo è destinato agli alunni di una classe seconda della Scuola Secondaria di Primo Grado, con un livello di lingua tra l’A1 e l’A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Si ipotizza di indirizzare la prova ad una classe composta da 24 alunni: 13 femmine e 11 maschi, in cui non sono presenti alunni certificati. La classe si presenta piuttosto vivace, ma nella media l’impegno risulta costante e i risultati sono nel complesso soddisfacenti.

5

Le tre lezioni o unità di riferimento per la prova di verifica realizzata si inseriscono nell’Ámbito 4 del manuale, intitolato “Il passato e il presente” e perseguono i seguenti obiettivi:  obiettivi di conoscenza (sapere): - conoscere il lessico relativo ai giochi, ai racconti per bambini, ai momenti/fasi della vita - conoscere la forma e l’uso del pretérito imperfecto per descrivere azioni e cose del passato, anche in facendo un confronto con il presente - conoscere la forma del pretérito indefinido per narrare azioni e avvenimenti specifici nel passato - conoscere i marcatori temporali che accompagnano i tempi del passato  obiettivi di abilità (saper fare): - saper parlare della propria o altrui vita passata (biografia) - saper parlare di azioni abituali o specifiche nel passato - saper confrontare azioni abituali del presente con quelle del passato - saper organizzare la narrazione di una storia

La verifica: La prova di verifica è composta da nove esercizi raggruppati in sei parti, ciascuna delle quali mira a verificare l’acquisizione delle conoscenze e competenze sviluppate durante il percorso didattico delle unità di riferimento. Gli obiettivi della verifica e del processo di progettazione della verifica sono i seguenti: - verificare le conoscenze e le funzioni linguistiche apprese durante l’unità (cioè verificare se gli obiettivi perseguiti nelle unità di riferimento sono stati raggiunti e in che misura) - verificare lo sviluppo delle 4 abilità: comprensione scritta e orale, produzione scritta e interazione orale (nel processo di apprendimento di una lingua straniera è importante il progredire di tutte e 4 le abilità e non il fossilizzarsi nello sviluppo di una o due in particolare, soprattutto in un livello iniziale di studio della lingua. Diverso potrebbe essere il discorso nel caso in cui si trattasse di apprendimento di una lingua per fini specifici, per cui si potrebbe rendere necessario dare priorità allo sviluppo di una abilità in particolare) - verificare le 4 abilità in modo indipendente una dall’altra proponendo esercizi che si concentrino cadauno su un’unica abilità (ciascuna abilità può progredire in modo indipendente una dall’altra e non sempre lo stesso alunno raggiunge i medesimi livelli in tutte le abilità, pertanto è essenziale stabilire delle prove indipendenti che permettano di valutare i progressi sulle singole abilità) - proporre attività di verifica autentiche, contestualizzate, variate nella tipologia e vicine al vissuto degli studenti (si ritiene che i materiali, i temi e le tecniche usate debbano il più possibile mettersi in

6

relazione con l’alunno, proponendo quindi argomenti vicini a loro, testi che potrebbero incontrare nel loro rapporto con la lingua, attività che stimolino atti comunicativi realistici) Una condizione importante di cui si è tenuto conto in fase di progettazione è che la prova di verifica contenesse tipologie di esercizi ed attività presenti nelle unità di riferimento oppure (come ad esempio nell’attività sullo sviluppo dell’interazione orale) presenti nelle unità precedenti del medesimo volume, affinché gli studenti possano concentrarsi nella verifica degli obiettivi dei singoli esercizi e non nella comprensione di nuove tipologie di attività. Come già accennato in precedenza, la prova intende verificare un percorso di una certa consistenza, costituito da tre unità, pertanto risulta piuttosto elaborata e complessa (da un punto di vista quantitativo4). La durata complessiva della prova è di due ore da 60 minuti ciascuna, quindi si ritiene più opportuno dividere la prova in due lezioni separate (nella prima le attività dalla 1 alla 5 e nella seconda le attività dalla 6 alla 9). La prova sarà somministrata alla classe in fotocopia; essa comprenderà oltre alle consegne ed agli esercizi, anche tutti gli spazi per poter eseguire le attività richieste. Le consegne verranno spiegate dal docente al fine di non creare incomprensioni che possano influire sul risultato della prova. Agli studenti verrà chiesto di portare solo penne, matite e colori (per l’esecuzione del disegno). Si ritiene opportuno che l’insegnante sottolinei alla classe anche l’importanza dei tempi attribuiti per l’esecuzione dei singoli esercizi, in quanto questo permette di dedicare a tutte le parti il tempo adeguato affinché siano svolte con accuratezza. La verifica nel suo complesso è composta da prove oggettive e soggettive5, pertanto per arrivare ad una assegnazione finale del punteggio si devono considerare le singole prove e le loro relative griglie di valutazione. Le sei parti in cui è stata suddivisa la verifica riprendono la ripartizione delle abilità: di comprensione orale e scritta, di produzione scritta e di interazione orale; alle quali si aggiungono le prove relative alla competenza lessicale e grammaticale. Relativamente a queste ultime sono presenti più esercizi (3 per la grammatica e 2 per il lessico) in quanto ciascun esercizio mira a verificare distintamente le aree semantiche e gli argomenti grammaticali oggetto di studio nelle unità del manuale6.

4

Si ritiene opportuno precisare che l’ampiezza della prova non è dettata dalla ricerca di valutare tutto, bensì il criterio adottato è quello della ricerca di valutare ciò che vale, ciò che veramente è funzionale al miglioramento ed al progresso del processo di apprendimento degli alunni. Si considera infatti che il controllo totale è antiformativo alla stessa stregua dell’assenza di controllo, pertanto si è cercato di raggiungere più possibile un certo equilibrio valutativo che possa garantire al docente un processo di insegnamento efficace e agli alunni un processo di apprendimento equilibrato e autonomo. 5 Le prove oggettive non danno spazio alla produzione ed alla creatività, pertanto si è ritenuto opportuno inserire anche prove soggettive di produzione scritta e orale per rendere la prova di verifica più completa. 6 Il numero di esercizi presenti nella prova non è solo relativo ai vari argomenti trattati, ma anche allo spazio che ad essi è stato dedicato nelle varie unità di riferimento. 7

Nella seguente tabella si riporta una sintesi degli esercizi della prova di valutazione e dei loro valori massimi singoli ed in percentuale rispetto alla verifica nel complesso: VALORE MAX. ESERCIZIO

VALORE ESERCIZIO IN RAPPORTO ALLA PROVA NEL COMPLESSO

6

11%

8

15%

6

11%

/

10

19%

25

8 x 0,45 10 x 0,45 7 x 0,7

13

25%

/

/

10

19%

N° ESERCIZIO

ABILITA’

N° ITEM

1

Comprensione orale

16

2

Comprensione scritta

14

3 4

Lessico

23

5

Produzione scritta

/

6 7 8

Grammatica

9

Interazione orale

VALORE MAX. PER SINGOLO ITEM 6 x 0,5 10 x 0,3 6 x 0,3 4 x 0,65 4 x 0,9 7 x 0,4 16 x 0,2

I vari esercizi tendono a verificare in modo esclusivo o predominante l’abilità o competenza di riferimento e si rifanno a diverse tecniche e tipologie così da garantire anche una certa varietà. Per quanto riguarda la verifica delle comprensioni orale e scritta le tecniche utilizzate sono diverse tra loro: per la comprensione orale si è privilegiato l’uso delle immagini (usando la tecnica della transcodificazione e la scelta multipla con immagini) in modo da non pregiudicare la esplicitazione della comprensione a causa di una eventuale difficoltà di comprensione o produzione scritta di domande; per la comprensione scritta invece si è ricorsi a due tecniche: per la comprensione globale della successione logico temporale del testo si è usata la tecnica dell’incastro, mentre per la comprensione analitica si sono poste domande referenziali ed inferenziali di due tipologie, a risposta multipla7 ed a risposta aperta. Gli esercizi di lessico mirano solo alla verifica dell’acquisizione del lessico delle unità, pertanto sono semplici completamenti di griglie: nel primo si deve completare una sorta di schema di parole crociate a partire dalle definizioni e nel secondo invece si deve riempire una griglia con parole corrispondenti a determinate categorie. Questi tre gruppi di esercizi hanno più o meno un valore abbastanza equilibrato tra loro, rispetto alla percentuale di “peso” sull’intera prova. Gli esercizi di grammatica invece risultano essere quelli con una percentuale maggiore rispetto al valore totale della prova e questo perché gli argomenti grammaticali (tempi verbali del passato e marcatori temporali) vengono trattati in modo approfondito e a questi viene dedicato ampio spazio nelle unità di riferimento. E’ sembrato quindi opportuno dare lo stesso peso riservato nelle unità anche 7

Poiché nelle domande a scelta multipla semplice di tipo vero-falso c’è il rischio della possibilità del ricorso al “caso” per dare la risposta e quindi in genere non risultano molto idonee ad una verifica, si è deciso di integrarle con lo spazio anche per la correzione delle domande false. 8

nella prova di verifica. Gli esercizi sono di due tipologie: due sono cloze (di cui uno con immagini) ed il terzo invece è una produzioni di frasi a partire da input suggeriti. Questo esercizio richiede agli alunni di rispondere riferendosi alla propria esperienza personale, mentre gli altri sono parti di biografie di altre persone. Gli esercizi che richiedono la verifica delle abilità produttive (produzione scritta ed interazione orale) hanno un valore importante nel complesso della prova e vengono valutati secondo diversi parametri (adeguatezza formale, lessicale, ortografica, di pronuncia, comunicativa,…)8. Nel caso della produzione scritta si richiede la scrittura di una storia prendendo gli elementi da altri racconti, attività che gli studenti sono perfettamente in grado di sostenere in quanto hanno potuto leggere diversi racconti nelle unità, hanno ripassato il lessico specifico anche con l’esercizio precedente sul vocabolario ed inoltre si sono esercitati nel corso delle attività didattiche nella produzione di brevi storie. Per quanto riguarda l’oralità si è preferito svolgere un’attività che miri a verificare la capacità di interazione, anziché di produzione tipo “monologo”. Si è scelta la tecnica del role play, guidato da precise indicazioni fornite dall’insegnante: si propongono agli studenti diverse situazioni comunicative e si chiede loro di interagire facendo un confronto tra vita passata e presente. La nota interessante di questa attività è che spinge gli studenti a interagire immedesimandosi in situazioni verosimili e pertanto acquista valore di autenticità. Al termine della prova di verifica si presentano agli studenti due schede finali importanti ai fini della valutazione: - la prima è costituita dalla griglia riassuntiva di valutazione della prova, nella quale si ritrovano i valori dei singoli esercizi che l’insegnante condividerà con gli studenti ed eventualmente modificherà in base alle negoziazione con gli stessi, così come devono essere condivisi i criteri di valutazione delle prove libere di produzione orale e scritta; - la seconda consiste in un breve questionario di auto coscientizzazione del processo di apprendimento: si chiede agli studenti di valutare a conclusione delle unità e della verifica che cosa si sentono ora in grado di fare rispetto agli obiettivi premessi, che cosa hanno ritenuto più piacevole e cosa meno nel percorso didattico e cosa è risultato loro più facile e cosa meno nello sostenere la prova di verifica. Tutto questo caratterizza l’intera prova di verifica e viene svolto in un’ottica di progresso ed incentivo verso la covalutazione ed il rafforzamento della responsabilità, dell’autostima e dell’autonomia degli alunni. 8

Nelle tabelle con i criteri di valutazione sono stati assegnati valori diversi ai vari criteri giustificandone le ragioni e poi per ciascun criterio si sono diversificati diversi livelli di espressione raggiunta. Accanto a questi livelli si sono posti anche i valori in voti partendo da 4 a 10. Si è considerato di partire da 4 perché è criterio condiviso collegialmente in buona parte delle scuole secondarie di primo grado di non scendere nella votazione al di sotto di tale giudizio. 9

PROGETTAZIONE DELLA PROVA DI VALUTAZIONE NOMBRE Y APELLIDO __________________________ CLASE _____ FECHA ____________

EXAMEN DE ESPAÑOL: LECCIONES 7 – 8 – 9 El examen se va a dividir en dos clases. ¡Pon cuidado en los tiempos indicados para hacer los ejercicios!

1° CLASE COMPRENSIÓN AUDITIVA (Duración: 15 minutos) 1) Susana está muy triste porque hoy hace sol pero ella tiene gripe y no puede salir a jugar con sus amigas.

Su mamá le va a contar una historia que se titula

“Mirando por la ventana”. ¡Escúchala y ayúdala a comprenderla! Antes de escuchar la historia lee las preguntas: a) Dibuja al protagonista al comienzo y al final de la historia (¿Dónde se encuentra? ¿Cómo está? Y ¿Qué hace?) Al comienzo:

Al final:

b) ¿De qué animales se disfraza el amigo del protagonista? (Colorea la flor)

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

10

Sí  No 

Sí  No 

c) Y ¿qué hace disfrazado de los varios animales? Disfrazado de _________________ se come un bocata de chorizo Disfrazado de _________________ en pañales infla un globo Disfrazado de _________________ toca la pandereta Disfrazado de _________________ salta en una cama elastica Disfrazado de _________________ con gafas habla de política

COMPRENSIÓN ESCRITA (Duración: 15 minutos)

2) Hola soy Daniel y la que sigue es la historia de la vida de Rucho, mi perro. Pero quizás he hecho un poco de confusión y se me han mezclado las partes de la historia. ¡Ayúdame a ponerlas en orden!

El domingo pasado vinieron a buscar a Dani para volver a la ciudad. Lo supe porque junto a la casa de su abuela aparcó un coche que yo no conocía. Se bajaron un hombre y una mujer que olían un poco como huele él. Eran sus padres. Me sentí triste porque sabía que se iba a marchar. Así que cuando sacaron las maletas de Dani y las guardaron en el coche preferí esconderme y no enseñar mi tristeza. Dani me llamó y me buscó por todas partes, pero yo no aparecí. Me llamo Rucho y soy un perro. Mi padre era un galgo español, de pelo blanco y corto, de orejas rectas y cara larga. Mi madre era una setter irlandesa, de pelo rojo y largo, de orejas caídas y cara preciosa. Mi padre galgo y mi madre setter se conocieron en un viaje que mi madre hizo con su amo para recorrer La Mancha. Por eso nunca fui un perro feliz. Nunca, excepto con mi último amo. Se llama Dani y tiene catorce años. Dani vino de la ciudad a pasar las vacaciones de verano a casa de su abuela en el pueblo. Dani y yo nos conocimos el primer día que llegó. Él se bañaba en el río y yo bebía agua. Él me ofreció un trozo de su bocadillo y yo me acerqué a olisquear. Él me acarició y yo moví el rabo en señal de agradecimiento. Enseguida nos hicimos amigos y, desde esa tarde, siempre hemos estado juntos: hemos cazado liebres, hemos salido de excursión a la montaña, hemos echado carreras y hemos jugado sin parar. Yo he obedecido sus órdenes y él me ha cuidado bien. Resumiendo, hemos sido todo lo amigos que pueden ser un chico y un perro. Mis padres nos abandonaron cuando mis hermanos y yo éramos muy pequeños y con tres meses nos regalaron a diferentes amos. Así fue como me quedé solo. Sin padre, sin madre y sin hermanos. Fue justo en el momento en que arrancaba el coche cuando sentí tanta pena que no me pude contener. Salí corriendo y me puse a ladrar con fuerza. Quería mostrarle mi amor, mostrarle que era mi mejor amigo. Al oírme, el padre de Dani frenó el coche. Dani abrió la puerta y yo me subí con él. Sus padres le dieron permiso para llevarme a la ciudad con ellos. Nunca tuve suerte con los amos. El primero no me daba de comer. El segundo me trataba mal. Y el tercero no me llevaba al veterinario cuando estaba enfermo. Así que decidí que era mejor no tener amo fijo.

11

a) Ahora marca con una cruz la respuesta correcta y si no es correcta, ¡corrígela!: V F 1) Rucho es hijo de un galgo español de pelo rojo y largo y de una setter irlandesa de pelo blanco y corto _____________________________________________________________ 2) Sus padres lo abandonaron cuando tenía tres meses _____________________________________________________________ 3) Los tres primeros amos eran buenos pero antipáticos _____________________________________________________________ 4) Al final Rucho se queda con la abuela de Dani _____________________________________________________________

.

b) Por fin responde a las siguientes preguntas: 1) ¿Cuándo se conocieron Rucho y Dani? ________________________________________________________________________________ 2) ¿Por qué Rucho dice que Dani y él han sido “todo lo amigos que pueden ser un chico y un perro”? ________________________________________________________________________________ 3) ¿Cómo reconoció Rucho a los padres de Dani? ________________________________________________________________________________ 4) ¿ Cuál podría ser según tu opinión la moraleja de esta historia? ________________________________________________________________________________

VOCABULARIO (Duración: 10 minutos) 3) Pablo no se acuerda del nombre del juego que le gustaba tanto cuando era pequeño. ¡Ayúdalo a recordarlo! Si escribes en la ficha el nombre de todos los juegos de las definiciones, en las casillas amarillas aparecerá en vertical el nombre del juego preferido de Pablo. 1 2 3 4 5 6 7

1) Son pequeñas estampas con diversas representaciones dibujadas (por ejemplo de personajes de los dibujos animados) que se coleccionan o se utilizan para jugar. 2) Es un juego de mesa típico español que se practica en un tablero con cuatro salidas y en el que cada jugador tiene cuatro fichas del mismo color y, tirando el dado, trata de hacerlas llegar a la casilla central (meta). 3) Es un sistema electrónico que se puede usar en casa para jugar con videojuegos. 4) Es un juego que consiste en esconderse todos excepto uno que intenta encontrar a los demás. 12

5) Son figurillas de mujer que generalmente usan las niñas para jugar. 6) Es un juguete de forma cónica al cual se enrolla una cuerda para lanzarlo y hacerlo bailar. 7) Se llaman así los juegos que se hacen con cartulinas rectangulares que llevan figuras pintadas en una cara .

4) El abuelo Pepe tiene un huésped inesperado esta noche: su nieta Maite. Quiere hacerle una sorpresa e inventar un cuento para contárselo antes de que se vaya a dormir. Pero él no se acuerda muy bien de los cuentos. Vamos a ayudarlo recordándole algunos personajes buenos y malos, algunos lugares y algunos objetos típicos de los cuentos para niños. Completa la siguiente ficha con cuatro nombres de cada categoría: Personajes buenos

Personajes malos

Lugares

Objetos

PRODUCCIÓN ESCRITA (Duración: 20 minutos) 5) ¡Ahora vamos a hacer un concurso literario! Cada uno inventará un cuento fantástico escogiendo personajes, lugares y objetos de distintos cuentos e inventando con ellos una nueva aventura. ¡Manos a la obra! (Acuérdate de las fases que hemos visto para organizar la narración de un cuento y de los conectores que nos permiten unir una frase con otra al contar la historia) __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 13

NOMBRE Y APELLIDO __________________________ CLASE _____ FECHA ____________

EXAMEN DE ESPAÑOL: LECCIONES 7 – 8 – 9 2° CLASE GRAMÁTICA (Duración: 20 minutos) 6) Luisa piensa en su pasado y se acuerda y describe su casa y a su primer novio. Completa las descripciones con los verbos. La CASA donde vivía de pequeña ............................... en las afueras de la ciudad. ............................... unas vistas preciosas. ............................... un parque muy cerca. ............................... muy fresca en verano. Verbos: ser – estar – haber – tener Mi NOVIO que conocí en una fiesta de disfraces ............................... Manuel y era el hermano de mi mejor amiga, pero no ............................... en nada a ella. En aquella fiesta ............................... disfrazado de pollo y ............................... zapatos de tacón. Verbos: parecerse – ir – llamarse – llevar

7) Esta es la historia de Javier. ¡Complétala con la ayuda de los dibujos correspondientes a los verbos!

Javier Gómez Rivera

_____________ en 1925 en París. A los 10 años él y su familia

________________ a España.

Compostela.

A los 18 años

_____________ en un colegio de Santiago de

_____________ a la universidad a estudiar Medicina. Allí

_____________ a Maite y dos años después

Santiago. Poco después

en un hospital y

_____________ en la Catedral de

_____________ a su primer y único hijo, José.

______________ a los 65 años.

14

_____________

_____________ a los 84.

8) ¿Cuándo fue la última vez que ...? Contesta y rellena la ficha utilizando el marcador temporal y conjugando los verbos. Y si alguna cosa nunca te ha pasado, pues ¡escríbelo! ¿Cuándo fue la última vez que ...? Ver una película de horror Ir a la playa Decir una mentira Pedir dinero a tus padres Estar enfermo Perderme en algún lugar Hacer los deberes

INTERACCIÓN ORAL (Duración: 40 minutos) 9) ¡Ahora te toca a ti! Imaginas que te encuentras en una de las siguientes situaciones y tienes que comparar cómo era tu vida antes y cómo es ahora. Crea un diálogo con tu compañero siguiendo las indicaciones. Cada pareja se encuentra en una situación diferente: Pareja n. 1 A y B os encontráis en una fiesta entre compañeros de clase después de muchos años Pareja n. 2 A y B os encontráis durante un paseo y los dos os habéis trasladado a un nuevo país Pareja n. 3 A y B sois compañeros de clase y os encontráis durante las vacaciones de verano Pareja n. 4 A y B sois amigos y os encontráis después de haber pasado un mes en el extranjero para estudiar Pareja n. 5 A y B os encontráis fuera del hospital: los dos habéis estado un mes con la pierna escayolada Pareja n. 6 A y B sois amigos y ahora podéis volver a usar el móvil después de un mes (porque vuestros padres os lo habían quitado por punición) Pareja n. 7 A y B sois amigos y os encontráis de paseo durante un día de sol, después de un largo y frío invierno Pareja n. 8 A y B sois amigos y os habéis vuelto personajes muy famosos Pareja n. 9 A y B sois los dos muy amigos de C que se ha trasladado a otro país muy lejano Pareja n. 10 A y B sois compañeros de clase y a los dos os acaba de nacer un hermanito Pareja n. 11 A y B sois compañeros de clase y por Navidad os han regalado el ordenador Pareja n. 12 A y B erais compañeros de clase y ahora vais a dos distintas escuelas secundarias ESTUDIANTE A 1. Saludas

3. Contestas y preguntas lo mismo 5. Te despides

ESTUDIANTE B 2. Saludas y preguntas cómo es ahora su vida y cómo era antes, qué haces ahora que no hacías antes (o que no haces ahora que en cambio hacía antes) 4. Contesta y te despides

15

NOMBRE Y APELLIDO __________________________ CLASE _____ FECHA ____________

EXAMEN DE ESPAÑOL: LECCIONES 7 – 8 – 9 TABLA DE CALIFICACIÓN EJERCICIO

COMPETENCIA

1

Comprensión auditiva

2

Comprensión escrita

3 4

Vocabulario

5

PUNTOS TOTAL POR ITEM MÁXIMO (EJERCICIO) (EJERCICIO)

PUNTOS POR ITEM HECHOS

TOTAL HECHO

0,5 x 6i 0,3 x 10i 0,3 x 6i 0,65-0,25 x 4i 0,9 x 4i 0,4 x 7i 0,2 x 16i

6

.....

...../

8

.....

...../

6

.....

...../

Producción escrita

/

10

.....

...../

5 6 7

Gramática

0,45 x 8i 0,45 x 10i 0,7 x 7i

13

.....

...../

8

Interacción oral

/

10

.....

...../

PUNTUACIÓN TOTAL PRUEBA

CALIFICACIÓN TOTAL ALUMNO

53

……

PORTFOLIO En este módulo he aprendido:

- a hablar de momentos específicos en el pasado ☺   - a hablar de acciones habituales en el pasado ☺   - a contar / escribir un cuento ☺  

- a comparar las acciones habituales del presente con las del pasado ☺  

¿Qué es lo que me ha gustado y lo que no me ha gustado en el módulo?

 .............................................................................................................................................................  ............................................................................................................................................................. ¿Qué ha sido fácil y difícil en la prueba de evaluación?

 ............................................................................................................................................................  ............................................................................................................................................................ 16

PROVA DI VALUTAZIONE CON CHIAVI DI CORREZIONE E SCHEDA DI ANALISI DEGLI ESERCIZI E DELLE ATTIVITA’ A continuación se presenta la prueba de evaluación con las claves de corrección en color azul y para cada ejercicio o grupo de ejercicios relativos a la comprobación de la misma habilidad se propone una ficha de análisis comprendente además de la descripción de los ejercicios, de sus objetivos, ventajas y desventajas, también el esquema de la puntuación o de los criterios de evaluación de cada ejercicio.

COMPRENSIÓN AUDITIVA (Duración: 15 minutos) 1) Susana está muy triste porque hoy hace sol pero ella tiene gripe y no puede salir a jugar con sus amigas.

Su mamá le va a contar una historia que se titula

“Mirando por la ventana”. ¡Escúchala y ayúdala a comprenderla! Antes de escuchar la historia lee las preguntas: Transcripción del cuento: Había una vez un niño que cayó muy enfermo. Tenía que estar todo el día en la cama sin poder moverse. Como además los niños no podían acercarse, sufría mucho por ello, y empezó a dejar pasar los días triste y decaido, mirando el cielo a través de la ventana. Pasó algún tiempo, cada vez más desanimado, hasta que un día vio una extraña sombra en la ventana: era un pingüino comiendo un bocata de chorizo, que entró a la habitación, le dio las buenas tardes, y se fue. El niño quedó muy extrañado, y aún no sabía qué habría sido aquello, cuando vio aparecer por la misma ventana un mono en pañales inflando un globo. Al principio el niño se preguntaba qué sería aquello, pero al poco, mientras seguían apareciendo personajes locos por aquella extraña ventana, ya no podía dejar de reír, al ver un cerdo tocando la pandereta, un elefante saltando en cama elástica, o un perro con gafas que sólo hablaba de política ... Aunque por si no le creían no se lo contó a nadie, aquellos personajes teminaron alegrando el espíritu y el cuerpo del niño, y en muy poco tiempo este mejoró notablemente y pudo volver al colegio. Allí pudo hablar con todos sus amigos, contándoles las cosas tan raras que había visto. Entonces, mientras hablaba con su mejor amigo, vio asomar algo extraño en su mochila. Le preguntó qué era, y tanto le insistió, que finalmente pudo ver el contenido de la mochila: ¡¡allí estaban todos los disfraces que había utilizado su buen amigo para intentar alegrarle!! Y desde entonces, nuestro niño nunca deja que nadie esté solo y sin sonreir un rato. (Audio en: http://cuentosparadormir.com/infantiles/cuento/mirando-por-la-ventana) a) Dibuja al protagonista al comienzo y al final de la historia (¿Dónde se encuentra? ¿Cómo está? Y ¿Qué hace?) Al comienzo:

Al final:

Dibujo del niño enfermo tendido en la cama y Dibujo del niño sonriente en el colegio que triste, que mira hacia la ventana

charla con sus amigos

17

b) ¿De qué animales se disfraza el amigo del protagonista? (Colorea la flor)

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

Sí  No 

c) Y ¿qué hace disfrazado de los varios animales? Disfrazado de PINGÜINO se come un bocata de chorizo Disfrazado de MONO en pañales infla un globo Disfrazado de CERDO toca la pandereta Disfrazado de ELEFANTE salta en una cama elastica Disfrazado de PERRO con gafas habla de política

EJERCICIO N. 1 (COMPRENSIÓN AUDITIVA) Tipología El ejercicio se divide en tres partes: en la primera se intenta averiguar la comprensión global del texto escuchado, mientras en la segunda y tercera la comprensión analítica. En la primera parte se usa la transcodificación: se pide a los alumnos que dibujen dónde se encuentra, qué hace y cómo está el protagonista de la historia, así para averiguar si han comprendido el cambio que sufre el protagonista a lo largo de la historia. En la segunda y tercera parte se focaliza la atención en la parte central del cuento: la razón que permite el cambio de estado de ánimo y físico del chico, es decir los disfraces de su amigo. Se pide a los alumnos que reconozcan los animales de que se disfraza el chico, primero utilizando las imágenes y luego escribiendo también el nombre. Requisitos Se pide a los estudiantes que traduzcan a un código distinto lo que escuchan: de la palabra escuchada al dibujo y la imágen, de lo escrito a lo gráfico. Considerando la edad de los estudiantes y el nivel de transcodificación pedido, ellos son capaces de hacerlo y, además, no se evaluan las características “artísticas” del dibujo, sino sus “contenidos”, es decir si contiene todas las informaciones presentes en el texto oral de comprensión. 18

Objetivos

Scaling

En las unidades de referencia de la prueba de evaluación no se usa esta tipología de técnica (transcodificación), pero se utiliza en otras unidades del manual, así que no representa una novedad para los estudiantes, porque sería incorrecto proponer en un examen una técnica nunca utilizada anteriormente. El objetivo principal de este ejercicio es el de comprobar la comprensión auditiva (tanto global, como analítica) de manera los más independiente posible de las otras habilidades. Por eso se usan los dibujos y las imágenes y no se utilizan respuestas escritas que implicarían también una competencia gramatical y léxica más compleja. El ejercicio comprende tres partes de comprensión y cada una tiene un valor distinto: se considera más importante la primera parte con el ejercicio de transcodificación porque tiende a comprobar la comprensión global del texto y así se atribuye un valor más alto a cada item. Las demás partes están en relación entre ellas porque comprueban la comprensión de algunos elementos del texto (los animales) en sus nombres y significados y por lo tanto se les atribuye el mismo valor. Antes de la escucha se explica a los estudiantes la entrega del ejercicio y luego se pone la escucha dos veces. Cada elemento dibujado o correctamente respondido corresponderá a un item correcto. Los item totales son 16 a los cuales se atribuyen unos puntos segun el siguiente esquema: PARTES EJERCICIO Parte A (comprensión global) Parte B y C (comprensión analítica)

Ventajas y Desventajas

N° ITEM

PUNTOS POR ITEM

VALOR TOTAL

6

0,5

3

5+5

0,3

3

El ejercicio de comprensión auditiva tiene un valor total máximo de 6 puntos (11%) con referencia a la totalidad de la prueba de evaluación. Las ventajas de utilizar la transcodificación y en general el lenguaje visual son principalmente dos: realizar un dibujo en lugar de una descripción escrita permite al profesor evaluar solamente la comprensión auditiva y no otras habilidades, y permite a los estudiantes reducir la agitación que generalmente acompaña este tipo de prueba. Además el poner este tipo de actividad al comienzo de la prueba de evaluación puede ayudar a los alumnos a bajar el filtro afectivo (Krashen) y permitirle así encarar mejor las demás actividades de la prueba.

19

COMPRENSIÓN ESCRITA (Duración: 15 minutos)

2) Hola soy Daniel y la que sigue es la historia de la vida de Rucho, mi perro. Pero quizás he hecho un poco de confusión y se me han mezclado las partes de la historia. ¡Ayúdame a ponerlas en orden!

5

1

4

2

6

3

El domingo pasado vinieron a buscar a Dani para volver a la ciudad. Lo supe porque junto a la casa de su abuela aparcó un coche que yo no conocía. Se bajaron un hombre y una mujer que olían un poco como huele él. Eran sus padres. Me sentí triste porque sabía que se iba a marchar. Así que cuando sacaron las maletas de Dani y las guardaron en el coche preferí esconderme y no enseñar mi tristeza. Dani me llamó y me buscó por todas partes, pero yo no aparecí. Me llamo Rucho y soy un perro. Mi padre era un galgo español, de pelo blanco y corto, de orejas rectas y cara larga. Mi madre era una setter irlandesa, de pelo rojo y largo, de orejas caídas y cara preciosa. Mi padre galgo y mi madre setter se conocieron en un viaje que mi madre hizo con su amo para recorrer La Mancha. Por eso nunca fui un perro feliz. Nunca, excepto con mi último amo. Se llama Dani y tiene catorce años. Dani vino de la ciudad a pasar las vacaciones de verano a casa de su abuela en el pueblo. Dani y yo nos conocimos el primer día que llegó. Él se bañaba en el río y yo bebía agua. Él me ofreció un trozo de su bocadillo y yo me acerqué a olisquear. Él me acarició y yo moví el rabo en señal de agradecimiento. Enseguida nos hicimos amigos y, desde esa tarde, siempre hemos estado juntos: hemos cazado liebres, hemos salido de excursión a la montaña, hemos echado carreras y hemos jugado sin parar. Yo he obedecido sus órdenes y él me ha cuidado bien. Resumiendo, hemos sido todo lo amigos que pueden ser un chico y un perro. Mis padres nos abandonaron cuando mis hermanos y yo éramos muy pequeños y con tres meses nos regalaron a diferentes amos. Así fue como me quedé solo. Sin padre, sin madre y sin hermanos. Fue justo en el momento en que arrancaba el coche cuando sentí tanta pena que no me pude contener. Salí corriendo y me puse a ladrar con fuerza. Quería mostrarle mi amor, mostrarle que era mi mejor amigo. Al oírme, el padre de Dani frenó el coche. Dani abrió la puerta y yo me subí con él. Sus padres le dieron permiso para llevarme a la ciudad con ellos. Nunca tuve suerte con los amos. El primero no me daba de comer. El segundo me trataba mal. Y el tercero no me llevaba al veterinario cuando estaba enfermo. Así que decidí que era mejor no tener amo fijo.

a) Ahora marca con una cruz la respuesta correcta y si no es correcta, ¡corrígela!: V F 1) Rucho es hijo de un galgo español de pelo rojo y largo y de una setter irlandesa de pelo blanco y corto Rucho es hijo de un galgo español de pelo blanco y corto y de una setter irlandesa de pelo rojo y largo 2) Sus padres lo abandonaron cuando tenía tres meses . _____________________________________________________________ 3) Los tres primeros amos eran buenos pero antipáticos Los tres primeros amos eran malos 4) Al final Rucho se queda con la abuela de Dani Al final Rucho se va con Dani y sus padres a la ciudad 20

   

b) Por fin responde a las siguientes preguntas: 1) ¿Cuándo se conocieron Rucho y Dani? Se conocieron cuando Dani se fue al pueblo de la abuela para pasar las vacaciones de verano 2) ¿Por qué Rucho dice que Dani y él han sido “todo lo amigos que pueden ser un chico y un perro”? Porque siempre han estado juntos cazando liebres, saliendo de excursión a la montaña, echando carreras y jugando sin parar. Además Rucho ha obedecido sus órdenes y Dani lo ha cuidado bien. 3) ¿Cómo reconoció Rucho a los padres de Dani? Porque olían como huele Dani 4) ¿ Cuál podría ser según tu opinión la moraleja de esta historia? Respuestas posibles: “Nunca hay que perder la esperanza” – “Los perros sono los mejores amigos del hombre” – “En la vida hay siempre algo bueno” – “Hay que luchar para superar los obstáculos”...

EJERCICIO N. 2 (COMPRENSIÓN E SCRITA) Tipología Para comprobar la comprensión escrita global y analítica del texto se usan distintas técnicas y tipologías de ejercicios: el primero consiste en establecer la secuencia lógico-temporal de la historia para averiguar la comprensión global; luego se pasa a la comprensión analítica con dos tipos de preguntas, una a elección multiple simple (tipo verdadero-falso) y otra a respuesta abierta. Requisitos Las preguntas de elección multiple y a respuesta abierta se usan al comienzo de cada unidad para la comprensión de textos, por lo tanto es una tipología de actividad que los estudiantes conocen bien. En cambio la técnica de encaje (en este caso cronológico de los momentos de la historia) se usa en el manual sólo para poner en orden las frases de los diálogos, pero de todas maneras es una técnica conocida por los alumnos. Objetivos Se quiere comprobar la capacidad de comprender un texto escrito, tanto globalmente como analíticamente, y tanto con preguntas referenciales como con preguntas inferenciales. Scaling Los ejercicios de comprensión escrita se evaluan según el siguiente esquema:

Ventajas y Desventajas

EJERCICIOS

N° ITEM

PUNTOS POR ITEM

VALOR TOTAL

Comprensión global (secuencia lógicotemporal)

6

0,3

1,8

Comprensión analítica (elección multiple V/F)

4

Puntuación plena (V/F + corrección) = 0,65 Puntuación parcial (sólo V/F) = 0,25

2,6

Comprensión analítica (respuestas abiertas)

4

0,9

3,6

El ejercicio de comprensión escrita tiene un valor total máximo de 8 puntos (15%) con referencia a la totalidad de la prueba de evaluación. Generalmente se desaconseja el uso de las preguntas a elección multiple en las pruebas de evaluación, porque puede ser que los alumnos intenten responder tratando de “adivinar” la respuesta correcta; por lo tanto se ha decidido añadir también la condición de corregir las preguntas falsas.

21

VOCABULARIO (Duración: 10 minutos) 3) Pablo no se acuerda del nombre del juego que le gustaba tanto cuando era pequeño. ¡Ayúdalo a recordarlo! Si escribes en la ficha el nombre de todos los juegos de las definiciones, en las casillas amarillas aparecerá en vertical el nombre del juego preferido de Pablo. 1

C

R

O

M

O

S

P

A

R

C

H

Í

S

C

O

N

S

O

L

A

2 3 4

E

S 5

C

O

N

D

I

T

E

M

U

Ñ

E

C

A

S

6

P

E

O

N

Z

A

7

C

A

R

T

A

S

1) Son pequeñas estampas con diversas representaciones dibujadas (por ejemplo de personajes de los dibujos animados) que se coleccionan o se utilizan para jugar. 2) Es un juego de mesa típico español que se practica en un tablero con cuatro salidas y en el que cada jugador tiene cuatro fichas del mismo color y, tirando el dado, trata de hacerlas llegar a la casilla central (meta). 3) Es un sistema electrónico que se puede usar en casa para jugar con videojuegos. 4) Es un juego que consiste en esconderse todos excepto uno que intenta encontrar a los demás. 5) Son figurillas de mujer que generalmente usan las niñas para jugar. 6) Es un juguete de forma cónica al cual se enrolla una cuerda para lanzarlo y hacerlo bailar. 7) Se llaman así los juegos que se hacen con cartulinas rectangulares que llevan figuras pintadas en una cara . 4) El abuelo Pepe tiene un huésped inesperado esta noche: su nieta Maite. Quiere hacerle una sorpresa e inventar un cuento para contárselo antes de que se vaya a dormir. Pero él no se acuerda muy bien de los cuentos. Vamos a ayudarlo recordándole algunos personajes buenos y malos, algunos lugares y algunos objetos típicos de los cuentos para niños. Completa la siguiente ficha con cuatro nombres de cada categoría: Personajes buenos

Personajes malos

Lugares

Objetos

El hada

El dragón

El castillo

La poción mágica

La princesa

El monstruo

La cabaña

El tesoro

El príncipe

La bruja

El lago

Las joyas

El rey

El pirata

El bosque

La varita mágica

La reina

El duende

La cueva

La manzana envenenada

22

EJERCICIOS N. 3-4 (VOCABULARIO) Tipología Los dos ejercicios permiten comprobar la sola adquisición del léxico de las unidades, en cuanto hay que escribir solamente los vocablos y no frases complejas. En el primero se trata de identificar los vocablos a partir de las definiciones y por lo tanto es un ejercicio guiado; el segundo en cambio es más libre porque se pide a los alumnos que rellenen una ficha con algunas palabras y es elección del alumno decidir qué vocablo escribir. Requisitos Los vocablos requeridos en los ejercicios están todos presentes en las unidades de referencia. En éstas el léxico relativo a los juegos se trata más bien utilizando las imágenes, pero proponer otro ejercicio con las mismas imágenes sería volver a producir el mismo ejercicio de la unidad, por lo tanto se ha pensado utilizar el crucigrama que ya en otras unidades se ha utilizado como ejercicio para comprobar el léxico. Objetivos Objetivo de los dos ejercicios es comprobar la adquisición del léxico encontrado en las unidades, es decir los juegos y los elementos de los cuentos. Se ha pensado proponer estos ejercicios antes de la producción escrita, porque, sobre todo en el segundo, se van a repasar los vocablos que servirán para esa prueba. De esta manera se favorece en los estudiantes un progreso gradual hacia las habilidades de producción. Scaling En ambos ejercicios se pide a los estudiantes que escriban correctamente el léxico aprendido, pero en el primero hay dos elementos que lo vuelven más complejo que el otro: primero se dan unas definiciones que los estudiantes tienen que comprender y segundo los alumnos no pueden elegir los vocablos que recuerdan como en el segundo ejercicio, sino tienen que escribir justo los elegidos por el profesor. Por lo tanto se considera oportuno dar un valor más alto a los items del primer ejercicio con respecto a los del segundo, según el siguiente esquema:

Ventajas y Desventajas

EJERCICIOS

N° ITEM

PUNTOS POR ITEM

VALOR TOTAL

N. 3

7

0,4

2,8

N. 4

16

0,2

3,2

Los dos ejercicios de léxico tienen un valor total máximo de 6 puntos (11%) con referencia a la totalidad de la prueba de evaluación. La posible desventaja de estos ejercicios es que si los estudiantes so se acuerdan bien todo el léxico aprendido durante las unidades, puede ser que pierdan demasiado tiempo en la ejecución de los dos y tengan menos tiempo para la prueba sucesiva de producción. Por lo tanto es importante recordar a los alumnos respetar lo más posible los tiempos asignados para cada ejercicio.

23

PRODUCCIÓN ESCRITA (Duración: 20 minutos) 5) ¡Ahora vamos a hacer un concurso literario! Cada uno inventará un cuento fantástico escogiendo personajes, lugares y objetos de distintos cuentos e inventando con ellos una nueva aventura. ¡Manos a la obra! (Acuérdate de las fases que hemos visto para organizar la narración de un cuento y de los conectores que nos permiten unir una frase con otra al contar la historia) Respuesta libre (Esquema para organizar la narración de un cuento: - Empezar el cuento (Érase una vez..., Había una vez...) - Añadir información (...también... además...) - Contrastar la información (...pero... sin embargo... aunque...) - Explicar la causa de un hecho (...porque... como... ya que...) - Itroducir algo inesperado (...de repente... de pronto...) - Terminar un cuento (...y colorín colorado este cuento se ha acabado/ ...y fueron felices y comieron perdices) EJERCICIO N. 5 (PRODUCCIÓN ESCRITA) Tipología Es una prueba de redacción guiada porque los alumnos tienen un esquema con las fases que tienen que seguir para redactar el cuento y además tienen que escribir una historia nueva escogiendo elementos de otros cuentos conocidos. Requisitos Además del esquema que guía la producción los alumnos conocen bien el vocabolario específico porque lo han aprendido en las unidades y repasado en el ejercicio anterior y también han leido varios cuentos y practicado la redacción en las actividades de la unidad. Por lo tanto pueden afrontar la prueba sin problemas. Objetivos Se pide a los estudiantes que sepan redactar un cuento siguiendo las fases de organización del cuento, escogiendo elementos típicos de los cuentos y usando adecuados conectores para conectar las partes entre ellas. Además, la redacción de un cuento presupone el conocimiento y el uso adecuado de los tiempos del pasado: en particular el pretérito indefinido para narrar y el imperfecto para describir. Scaling La prueba de producción escrita es una prueba a respuesta libre, por lo tanto es necesario establecer los criterios de evaluación. Con referencia a los objetivos de la prueba se han elegido 4 criterios para evaluar la prueba: 1) como los alumnos tienen que seguir un esquema con unas fases de redacción, el primer criterio se considera la adecuación al esquema, es decir comprobar si los alumnos desarrollan todas las partes del esquema y si las conectan usando los conectores adecuados y redactando así un cuento coheso y coherente. Este criterio muy importante tiene un valor del 40% con referencia a la evaluación de toda la prueba; 2) otro criterio importante es el de la precisión gramatical: en particular se pondrá cuidado en la forma y uso de los tiempos verbales del pasado y en los marcadores temporales objeto de estudio en las unidades de referencia. Este criterio tiene un valor del 30% con referencia a la evaluación de toda la prueba; 3) el tercer criterio es la precisión léxica que muestra el conocimiento del léxico específico de las unidades, en particular del léxico relativo a los cuentos. Este criterio tiene un valor del 20% con referencia a la evaluación de toda la prueba; 4) finalmente se considera también el criterio de la adecuación ortográfica porque como los estudiantes están atendiendo el segundo año de estudio del español como lengua extranjera, parece oportuno seguir todavía averiguando la ortografía para evitar que se fijen formas incorrectas. Este criterio tiene un valor inferior que los 24

demás: el 10% con referencia a la evaluación de toda la prueba. Se sigue el siguiente esquema: ADECUACIÓN AL ESQUEMA PUN TOS

4

3,2

2,8

2,4

2

1,6

Ventajas y Desventajas

40% = 4 puntos Se desarrollan y conectan entre ellas todas las fases de los cuentos de manera muy profundizada Se desarrollan y conectan entre ellas todas las fases de los cuentos de manera exhaustiva Se desarrollan y conectan entre ellas las fases de los cuentos de manera adecuada Se desarrollan y conectan entre ellas casi todas las fases de los cuentos de manera suficiente Faltan algunas fases de los cuentos y algunos conectores no se usan de manera correcta. Las fases presentes se desarrollan de manera superficial Faltan muchas fases de los cuentos y no se usan los conectores. Los presentes no se desarrollan de manera suficiente

PRECISIÓN GRAMATICAL PUN TOS

3

30% = 3 punti

La forma es correcta y precisa

2,4

La forma es generalmente correcta

2,1

La forma es bastante correcta. Hay algunos errores que no perjudican la comunicación

1,8

Hay algunos errores que a veces dificultan la comunicación

1,5

1,2

Hay varios errores que obstaculizan la comunicación

Hay muchos errores graves que perjudican la comunicación

PRECISIÓN LÉXICA PUN TOS

2

20% = 2 punti El léxico es rico y apropiado y muestra una profundización personal

ADECUACIÓN ORTOGRÁFICA PUN TOS

10% = 1 punto

NO TA

1

Laortografía es precisa

10 / 9

0,8

Hay ligeras imprecisiones ortograficas

8

0,7

Hay algunos errores de ortografía pero no graves

7

6

1,6

El léxico es amplio y apropiado

1,4

El léxico es adecuado

1,2

El léxico es suficiente

0,6

Hay algunos errores de ortografía de gravedad media

1

El léxico es limitado y muestra interferencias de la L1

0,5

Hay varios errores de ortografía de cierta gravedad

5

0,8

El léxico es escaso y muestra muchas interferencias de la L1 y vocablos inventados

0,4

Hay varios y graves errores que muestran un nivel bajo de conocimiento de las reglas ortográficas

4

La prueba de producción escrita tienen un valor total máximo de 10 puntos (19%) con referencia a la totalidad de la prueba de evaluación. La prueba de producción escrita, guiada por el esquema, tiene la ventaja de ser una prueba libre porque permite a los estudiantes expresar su fantasia y creatividad y al mismo tiempo permite al profesor guiarlos hacia una correcta y coerente narración. Además el nivel inicial de competencia escrita de los estudiantes requiere una guía durante los primeros pasos hacia las pruebas de producción.

25

GRAMÁTICA (Duración: 20 minutos) 6) Luisa piensa en su pasado y se acuerda y describe su casa y a su primer novio. Completa las descripciones con los verbos. La CASA donde vivía de pequeña ESTABA en las afueras de la ciudad. TENÍA unas vistas preciosas. HABÍA un parque muy cerca. ERA muy fresca en verano. Verbos: ser – estar – haber – tener

Mi NOVIO que conocí en una fiesta de disfraces SE LLAMABA Manuel y era el hermano de mi mejor amiga, pero no SE PARECÍA en nada a ella. En aquella fiesta IBA disfrazado de pollo y LLEVABA zapatos de tacón. Verbos: parecerse – ir – llamarse – llevar

7) Esta es la historia de Javier. ¡Complétala con la ayuda de los dibujos correspondientes a los verbos! Javier Gómez Rivera

nació en 1925 en París. A los 10 años él y su familia

trasladaron a España.

estudió en un colegio de Santiago de Compostela. A los 18 años

se mudaron/se fue a

la universidad a estudiar Medicina. Allí

conoció a Maite y dos años después

se casaron

en la Catedral de Santiago. Poco después

tuvo a su primer y único hijo, José.

empezó a

trabajar/trabajó en un hospital y

se jubiló a los 65 años.

murió a los 84.

8) ¿Cuándo fue la última vez que ...? Contesta y rellena la ficha utilizando el marcador temporal y conjugando los verbos. Y si alguna cosa nunca te ha pasado, pues ¡escríbelo! ¿Cuándo fue la última vez que ...? Ver una película de horror Ir a la playa Decir una mentira Pedir dinero a tus padres Estar enfermo

 o  * + vi una película de horror * + he visto una película de horror * + fui a la playa * + he ido a la playa * + dije una mentira * + he dicho una mentira * + pedí dinero a mis padres * + he pedido dinero a mis padres * + estuve enfermo/a * + he estado enfermo/a 26

Perderme en algún lugar * + me perdí en algún lugar * + me he perdido en algún lugar Hacer los deberes * + hice los deberes * + he hecho los deberes * con pretérito indefinido cuando escriben los siguientes marcadores temporales: ayer; anoche; anteayer; el/la año/mes/fin de semana/semana + pasado/a; hace + un/a año/mes/semana; hace + n° días/años/meses/semanas; el otro día; en 19.. * con pretérito perfecto cuando escriben los siguientes marcadores temporales: hoy; esta/e tarde/mañana/noche/mes/año/semana/fin de semana; ya; todavía; nunca

EJERCICIOS N. 6-7-8 (GRAMÁTICA) Tipología Los ejercicios de comprobación gramatical generalmente son de tipo estructural; aquí se ha intentado contextualizarlos y no proponer frases sueltas, sino historias completas. Los dos primeros ejercicios presentan la misma estructura: hay que elegir el verbo adecuado y conjugarlo en el tiempo correspondiente (imperfecto y pretérito indefinido) para rellenar una descripción y una narración en el pasado. El tercer ejercicio en cambio preve el uso de las formas verbales y de los marcadores temporales que los estudiantes tienen que elegir para formar frases en relación a sus experiencias personales. Requisitos A los estudiantes se pide tanto el conocimiento de la morfosintaxis de los verbos, como la capacidad de producir frases correctas y coerentes. En las unidades los alumnos ya han encontrado ejercicios de estos tipos. Objetivos A lo largo de las tres undades se han aprendido dos nuevos tiempos verbales (imperfecto y pretérito indefinido) y los marcadores temporales del pasado (repasando así también el pretérito perfecto). Los ejercicios quieren comprobar la adquisición de estos contenidos contextualizados en contextos realistas. Scaling Se ha decidido poner tres ejercicios de gramática, llegando así esta competencia a tener el valor más alto en la prueba de evaluación, porque en las unidades de referencia se ha dedicado mucho espacio a la adquisición y práctica de estos contenidos y por lo tanto ha parecido oportuno dedicar lo mismo en la prueba. Los dos primeros ejercicios son semejantes (difieren los tiempos verbales comprobados) y por lo tanto cada item tiene el mismo valor; mientras el tercer ejercicio resulta más complejo porque los alumnos además de la forma verbal adecuada tienen que elegir los marcadores temporales que no se explicitan. Se sigue el siguiente esquema:

Ventajas y Desventajas

EJERCICIOS

N° ITEM

N. 6

8

PUNTOS POR ITEM 0,45

N. 7

10

0,45

4,5

N. 8

7

0,7

4,9

VALOR TOTAL 3,6

Los tres ejercicios de gramática tienen un valor total máximo de 13 puntos (25%) con referencia a la totalidad de la prueba de evaluación. Los ejercicios estructurales resultan a menudo repetitivos y monótonos y por lo tanto desmotivadores y descontextualizados. Así se han creado ejercicios contextualizados, cercanos a la vida y experiencias de los alumnos y que utilicen textos (descripciones, narraciones) que los alumnos pueden encontrar en la real práctica lingüística.

27

INTERACCIÓN ORAL (Duración: 40 minutos) 9) ¡Ahora te toca a ti! Imaginas que te encuentras en una de las siguientes situaciones y tienes que comparar cómo era tu vida antes y cómo es ahora. Crea un diálogo con tu compañero siguiendo las indicaciones. Cada pareja se encuentra en una situación diferente: Pareja n. 1 A y B os encontráis en una fiesta entre compañeros de clase después de muchos años Pareja n. 2 A y B os encontráis durante un paseo y los dos os habéis trasladado a un nuevo país Pareja n. 3 A y B sois compañeros de clase y os encontráis durante las vacaciones de verano Pareja n. 4 A y B sois amigos y os encontráis después de haber pasado un mes en el extranjero para estudiar Pareja n. 5 A y B os encontráis fuera del hospital: los dos habéis estado un mes con la pierna escayolada Pareja n. 6 A y B sois amigos y ahora podéis volver a usar el móvil después de un mes (porque vuestros padres os lo habían quitado por punición) Pareja n. 7 A y B sois amigos y os encontráis de paseo durante un día de sol, después de un largo y frío invierno Pareja n. 8 A y B sois amigos y os habéis vuelto personajes muy famosos Pareja n. 9 A y B sois los dos muy amigos de C que se ha trasladado a otro país muy lejano Pareja n. 10 A y B sois compañeros de clase y a los dos os acaba de nacer un hermanito Pareja n. 11 A y B sois compañeros de clase y por Navidad os han regalado el ordenador Pareja n. 12 A y B erais compañeros de clase y ahora vais a dos distintas escuelas secundarias ESTUDIANTE A 1. Saludas

3. Contestas y preguntas lo mismo 5. Te despides

ESTUDIANTE B 2. Saludas y preguntas cómo es ahora su vida y cómo era antes, qué haces ahora que no hacías antes (o que no haces ahora que en cambio hacía antes) 4. Contesta y te despides

Respuestas libres

EJERCICIO N. 9 (INTERACIÓN ORAL) Tipología Es un actividad de juego de rol, en la cual el profesor expresa la contextualización (varias situaciones y momentos de encuentro), asigna los roles (amigos, compañeros) y presenta un esquema con las indicaciones sobre como construir el diálogo. Los alumnos pueden elegir las actividades que tienen que describir. Requisitos En las unidades de referencia se desarrollan distintos tipos de actividades de producción e interacción oral (entrevistas, diálogos, juegos en los cuales se pide adivinar un presonaje), pero no juegos de rol de este tipo. Sin embargo este tipo de actividad se propone en otras unidades anteriores del manual, así que los estudiantes ya la conocen y además, aunque de otra forma se practica mucho en la unidad la comparación entre “antes y ahora”. Objetivos Esta actividad intende ejercitar la habilidad de la interacción oral y comprobar la adquisición de las funciones comunicativas practicadas en la unidad, por eso se contextualizan los diálogos en situaciones concretas, realistas y posibles. Scaling Al igual que la prueba de producción escrita, también esta prueba oral es “libre”, es decir a los estudiantes se les proporcionan el esquema de cómo construir el dialogo y la contextualización de la situación comunicativa, pero no es posible por sus partes una respuesta unívoca y por lo tanto se establecen unos criterios de evaluación que 28

sigan los objetivos de la actividad: 1) el primer criterio es el de la pronunciación y entonación, característico en una prueba oral. Sin embargo, como el nivel de aprendizaje es todavía bajo (estamos al comienzo del proceso) se considera que este criterio no deba penalizar mucho y por lo tanto se atribuye un valor del 15% con referencia a la evaluación de toda la prueba; 2) el segundo criterio es el de la corrección gramatical, en particular por lo que atañe los argumentos objeto de adquisición en las unidades. Es un criterio importante también en la producción oral porque los errores de forma pueden dificultar la eficacia comunicativa y por lo tanto se le atribuye un valor del 30% con referencia a la evaluación de toda la prueba; 3) el tercer criterio es el de la precisión léxica porque en el juego de rol los estudiantes tienen que hablar de actividades de la vida cotidiana que desde el punto de vista del léxico son objeto de profundización durante las unidades y por lo tanto también de evaluación. Se atribuye un valor del 20% con referencia a la evaluación de toda la prueba; 4) el último criterio es el de la eficacia comunicativa, es decir comunicar con fluidez y coherencia, logrando transmitir el mensaje y utilizando correctamente las funciones aprendidas. Tiene un valor del 35% con referencia a la evaluación de toda la prueba. PRONUNCIACIÓN Y ENTONACIÓN PUN TOS

PUN TOS

30% = 3 puntos

PRECISIÓN LÉXICA

EFICACIA COMUNICATIVA

PUN TOS

20% = 2 puntos

PUN TOS

2

El léxico es rico y apropiado y muestra una profundización personal

3,5

1,5

Sobrevalientes la pronunciación y la entonación

3

1,2

Buenas la pronunciación y la entonación

2,4

La forma es generalmente correcta

1,6

El léxico es amplio y apropiado

2,8

2,1

La forma es bastante correcta. Hay algunos errores que no perjudican la comunicación

1,4

El léxico es adecuado

2,45

1,8

Hay algunos errores que a veces dificultan la comunicación

1,2

El léxico es suficiente

2,1

1

El léxico es limitado y muestra interferencias de la L1

1,75

0,8

El léxico es escaso y muestra muchas interferencias de la L1 y vocablos inventados

1,05

0,9

0,75

0,6

Ventajas y Desventajas

15% = 1,5 puntos

PRECISIÓN GRAMATICAL

Discretas la pronunciación y la entonación

Hay algún problema de pronunciación y entonación

Hay variados y serios problemas de pronunciación y entonación

Pronunciación y entonación son muy dificultosas

1,5

1,2

La forma es correcta y precisa

Hay varios errores que obstaculizan la comunicación

Hay muchos errores graves que perjudican la comunicación

1,4

35% = 3,5 puntos El discurso es fluido y coherente; las funciones comunicativas se usan en modo correcto y eficaz El discurso es generalmente fluido y coherente; las funciones comunicativas se usan en modo bastante correcto y eficaz El discurso es bastante fluido y coherente; las funciones comunicativas se usan en modo bastante eficaz pero no siempre correcto El discurso no es siempre fluido; las funciones comunicativas se usan pero no siempre en modo correcto y eficaz El discurso no es fluido; las funciones comunicativas no se usan correctamente y dificultan la comunicación El discurso no es fluido; las funciones no se conocen y la comunicación es casi imposible

NO TA

10 / 9

8

7

6

5

4

La prueba de interacción oral tienen un valor total máximo de 10 puntos (19%) con referencia a la totalidad de la prueba de evaluación. Como en cada prueba oral, un elevado filtro afectivo puede dificultar el resultado positivo, por lo tanto se piensa que la posibilidad de un juego de rol con un compañero pueda bajar el filtro, con respecto a una prueba de tipo individual. 29

CONCLUSIONI Este trabajo de realización de la prueba de evaluación ha representado un momento importante de síntesis tanto de adquisiciones de conocimientos y competencias, como de práctica didáctica. Durante el recorrido SSIS se han descubierto el valor y la importancia que tiene la evaluación y cuanto es difícil redactar una prueba de evaluación correcta y adecuada y sobre todo establecer los criterios y los porcentajes de evaluación. A conclusión del trabajo se puede decir que, aunque no ha sido fácil, la prueba final respeta los objetivos iniciales propuestos. En particular junto a la prueba se ha logrado presentar también los instrumentos para compartir la evaluación con los estudiantes y sobre todo para que ellos tengan la posibilidad de autoevaluarse. Para que la prueba de evaluación resultase verdaderamente compartida y sobre todo un momento formativo de mejoramiento y no solamente de control, habría que utilizarla de manera distinta de la que de costumbre se hace en clase. Los criterios establecidos según las claves de corrección se podrían utilizar por parte del profesor para hacer de manera objetiva la corrección de la prueba y luego por parte de los estudiantes para que ellos mismos den los puntos a los ejercicios. De esta manera los alumnos no se limitan en fijarse en el resultado (nota) de la prueba, sino pueden darse cuenta con más conciencia de los progresos que han hecho y también de las lagunas que todavía siguen teniendo. Realísticamente este metodo de corrección no es muy fácil en la practida didáctica, con clases numerosas y pocas horas, pero representa una manera de crear un ambiente favorable para el aprendizaje y sobre todo permite a la prueba de evaluación alcanzar sus fines específicos que son el de comprobar la aquisición de conocimientos y competencias y al mismo tiempo averiguar el progreso, por parte de todos los miembros que forman parte del proceso de aprendizaje (estudiantes y profesores). De esta manera se puede decir que el proceso de evaluación ha representado un verdadero momento formativo de condivisión y de empuje hacia la autonomía de los estudiantes.

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 Alfonso Martínez Batzán, Dificultades y precauciones en la evaluación oral de la lengua, en http://www.marcoele.com/num/7/evaluacion/alfonsomartinezbatzan.php  Anna Camps y Teresa Ribas, Regulación del proceso de redacción y del proceso de aprendizaje: Función de las pautas como instrumentos de evaluación formativa, en www.cpr-cr.org  Fuensanta Puig, El Marco Común Europeo de Referencia, el Portfolio de las lengua y la evaluación en el aula, en http://www.marcoele.com/num/7/evaluacion/02e3c09b3f1061c41/08.puig.pdf

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